Juventus-Inter, le pagelle - Lautaro sparisce dal radar, Darmian sempre affidabile. Cuadrado se ne frega
SOMMER 6 - Paradossalmente, a parte il destro chirurgico di Vlahovic su cui nessuno sarebbe intervenuto, non gli tocca andare mai al di là della costruzione della manovra o di qualche uscita alta. Insomma, una serata tranquilla in cui forse neanche lui sperava.
DARMIAN 6,5 - Indossa l'abito delle grandi serate e interpreta il proprio compito con la sua proverbiale attitudine. Reattivo sui palloni vaganti, attento a coprire su Chiesa senza farsi attrarre dall'intervento immediato, sereno in possesso del pallone anche sotto pressione. Assicura equilibrio alla difesa e non disdegna di salire quando si creano le opportunità. Conferma la sua innata affidabilità.
DE VRIJ 6,5 - Ingaggia un gran bel duello contro Vlahovic che per muoversi con un po' di libertà deve allontanarsi dalla porta. L'olandese comunque non rinuncia mai a seguirlo anche in zone meno adatte alla propria indole. Non è un caso se il serbo lo beffi solo in una situazione di disagio tattico. Dentro la sua area è sempre il primo ad arrivare sia su cross alti sia bassi.
ACERBI 6 - A disagio come se indossasse scaroe da trecking a una gara di ballo. Dietro se la cava con il solito mestiere, quando bisogna farsi rispettare è secondo a pochi e non è che da quella corsia la Juventus crei molto, a meno di qualche inserimento di McKennie. Il vero problema è nella metà campo avversaria, quando la squadra di casa lascia il pallino del gioco all'Inter e lui deve giocoforza salire senza tuttavia trovare il ritmo con Dimarco. Pesano anche i 180 e passa minuti in Nazionale dove non ha lesinato sudore.
DUMFRIES 6 - Serata impegnativa, perché dalle sue parti transitano Kostic e spesso Chiesa, che si allarga per aprire gli spazi a Rabiot. Può contare sulla collaborazione sempre affidabile di Darmian che gli permette anche di spingersi verso il fondo con discreti risultati. Peccato che la rete di Vlahovic nasca da uno stop di petto impreciso che mette in moto la ripartenza bianconera. DAL 70' CUADRADO 6,5 - Accolto dai fischi assordanti del pubblico, rimedia e guadagna nel giro di pochi secondi un cartellino giallo. Entra in una fase in cui l'Inter fa soprattutto possesso, ma lui se ne frega e salta chiunque lo affronti. Rientro importante.
BARELLA 6,5 - Dopo una fase iniziale di rodaggio, il motore inizia a fare scintille e il numero 23 sale di livello, prendendo possesso del centrocampo. Sempre pronto a una corsa per recuperare una situazione di squilibrio, o a farsi passare il pallone nelle zone calde. Il confronto con l'amico e compagnoi di Nazionale Chiesa lo galvanizza e con i suoi movimenti tra le linee mette in difficoltà il centrocampo bianconero. DALL'88' FRATTESI SV.
CALHANOGLU 6 - Gli unici momenti di libertà gli vengono concessi quando la Juve non alza il pressing e lui si abbassa a ridosso della propria area di rigore. Altrimenti a turno tutti i centrocampisti bianconeri lo schermano e si frappongono tra le linee di passaggio impedendo un lucido e incisivo giropalla che possa creare problemi all'organizzazione difensiva avversaria. Prezioso nell'attività di filtro, sempre pronto a rincorrere l'avversario. DALL'83' ASLLANI SV.
MKHITARYAN 6 - Dà come sempre il proprio contributo alla causa, ma non è brillante come al solito. Qualche errore tecnico di troppo e spesso rimontato palla al piede quando invece è abituato ad andarsene via negli spazi. McKennie fa valere il fisico e la corsa e lo disturba ogni volta che i due vanno a confronto. Meglio in fase di copertura, dove tiene sapientemente la posizione.
DIMARCO 5,5 - Senza Bastoni non è proprio la stessa cosa, Acerbi prova a percorrere le stesse mattonelle ma c'è un abisso alla voce feeling e l'esterno ne risente. A questo si aggiunge la commovente abnegazione di Cambiaso che lo francobolla appena prova a ricevere costringendolo la maggior parte delle volte al retropassaggio. Poco appariscente nella metà campo bianconera dove passa il tempo a ripassarla indietro. DAL 70' CARLOS AUGUSTO 6 - Prova a mettere la freschezza al servizio della squadra ma è dura trovare spazio, già come accaduto a Dimarco, nella metà campo juventina. Deve darsi da fare per tenere a bada McKennie.
MARTINEZ 6,5 - Non la sua miglior prestazione, si fa spesso controllare troppo agevolmente dai centrali avversari e quando si abbassa per ricevere è meno efficiente del solito. Qualche errore di misura di troppo agevola il compito degli avversari e interrompe azioni potenzialmente interessanti dei suoi. Però il modo in cui in una frazione di secondo scompare dai radar di Gatti per riapparire giusto in tempo per sfruttare l'assist di Thuram è straordinario. E siamo a quota 13 gol, il primo allo Stadium.
THURAM 6,5 - Una serata dedicata soprattutto a sponde e difesa del pallone, molti scatti che però spesso vengono ignorati e la sensazione di avere sempre un bodyguard alle spalle pronto ad aggredirti. In area ha una sola occasione ma ciabatta col mancino, però ha l'enorme merito di servire alla perfezione Lautaro per la rete del pareggio, portando a casa l'ennesimo assist stagionale. DALL'88' ARNAUTOVIC SV.
ALL. INZAGHI 6 - La sensazione è che contro questa Juventus qualcosa in più si sarebbe potuto fare, con l'attenuante delle Nazionali che hanno succhiato parecchie energie a molti dei titolari. Dopo la rete di Vlahovic piovono presagi nefasti, conoscendo la tradizione dell'Inter a Torino e la capacità ferrea dell'avversario di difendere il vantaggio striminzito. Poi però la ThuLa rimette le cose a posto e offre alla squadra l'opportunità di giocarsela per vincere nella ripresa. Ma a parte il possesso palla di occasioni se ne vedono poco. Ostacolo superato e primato difeso.
JUVENTUS: Szczesny 6, Gatti 6, Bremer 6,5, Rugani 6, Cambiaso 6,5, McKennie 6,5, Nicolussi Caviglia 6 (dal 61' Locatelli 6), Rabiot 6, Kostic 6 (dall'89' Alex Sandro sv), Vlahovic 6,5 (dall'80' Kean sv), Chiesa 6,5 (dall'80' Milik sv). All. Allegri 6
ARBITRO: GUIDA 6 - Fischia poco, metro univoco per entrambe le squadre che nel giro di pochi minuti mangiano la foglia e si adeguano. Qualche interpretazione lascia perplessi, lascia correre anche di fronte a falli evidenti ma lo fa ambo i lati e non si lascia impressionare dal contesto. Severo il cartellino giallo a Cuadrado.
ASSISTENTI: Meli 6 - Alassio 5,5
VAR: Irrati 6