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Lazio-Inter - Hernanes si fa rimpiangere, Trenza ovunque. Che Kovacic!

di Fabio Costantino

HANDANOVIC 7 - Prevedibile che avrebbe dovuto rimboccarsi i guantoni anche all'Olimpico, e lo fa con la solita affidabilità. Cerca in vano di opporsi al rigore in movimento di Candreva, poi mura la porta su Parolo nel primo tempo e, soprattutto, su Klose in modo misterioso. Non paga dazio sul rinvio svirgolato con che fa vedere le streghe ai tifosi nerazzurri.

D'AMBROSIO 6,5 - Spinge con continuità senza tuttavia dimenticare mai di tenere d'occhio Felipe Anderson. Dalla sua zona arrivano palloni anche piuttosto interessanti, poi cala e Mancini lo richiama in panchina (DAL 68' NAGATOMO 6 - Non particolarmente brillante, soprattutto quando c'è da mettere in mezzo palloni utili, quanto meno corre e in quel momento storico del match serve, e non poco).

RANOCCHIA 6,5 - Balla all'inizio con tutto il reparto, poi quando arriva l'assestamento soffre il minimo sindacale. Prima però ha il merito di salvare sulla linea il 2-0 che neanche un portiere di prima fascia. Le due espulsioni comminate alla Lazio sono una manna per lui che deve solo amministrare

VIDIC 6 – Ancora una prestazione tutti muscoli e grinta, ma l'avvio mette in difficoltà anche lui che si trova in mezzo alle folate dei padroni di casa. Bravissimo in numerose occasioni anche contro avversari più rapidi, al 59' rischia grosso quando si fa beffare da Klose in una gara d'esperienza. Ma Handanovic evita a lui e alla squadra un amaro epilogo.

JUAN JESUS 5,5 - Prestazione opaca per il brasiliano, che fino all'espulsione di Mauricio soffre le incursioni di Basta. Poi dietro gli va meglio, ma quando c'è da aiutare la manovra offensiva è macchinoso e impacciato.

GUARIN 6 - Alti e bassi, solita corrente alternata. Avrebbe gli spazi per sfruttare il suo talento, ma viaggia con il freno a mano tirato. La migliore giocata è la punizione che Marchetti manda in corner, però gli costa l'uscita dal campo per un problema muscolare (DAL 46' PODOLSKI 6 - Mancini lo spedisce in campo per aprire la scatola biancoceleste e lui le prova davvero tutte per entrare nel tabellino. Ma per imprecisioni grossolane e per sfortuna non porta a termine la missione. Il lato positivo è che si fa sempre trovare al posto giusto).

MEDEL 6 - Patisce le frecce biancocelesti nella prima fase del match, esce in modo timido su Felipe Anderson prima dell'assist a Candreva per l'1-0. Con l'uomo in più, la squadra alza il baricentro e lui le permette di non perdere equilibrio. Peccato non abbia la visuale panoramica per dare più aria alla manovra.

KOVACIC 7 - L'espulsione di Mauricio e il conseguente gol di Hernanes nascono dal suo assist con il telescopio a Palacio. Una fiammata dopo un avvio tatticamente ordinato, che prosegue con meticolosità anche dopo, quando il croato mantiene ottimamente la posizione concedendosi qualche lampo interessante. Come il no look che, su spizzata di Palacio, trova Hernanes davanti a Berisha.

HERNANES 8 - Val la pena dirlo, è davvero profeta in patria. Nel primo tempo manda in porta Icardi (che spreca), poi trova il classico gol dell'ex e porta a casa i fischi e gli insulti dell'Olimpico. Al 61' scambia bene con Maurito che si procura rigore ed espulsione di Marchetti, ma poi sbaglia dagli undici metri. Nel finale sembra stanco, poi però trova la forza per arrivare davanti a Berisha e freddarlo. Chi lo ha fischiato, lo sta ancora rimpiangendo.

PALACIO 7 - Spina nel fianco della linea difensiva biancoceleste, non concede mai un punto di riferimento e si muove negli spazi con maestria. Non a caso Mauricio prima di stenderlo e farsi espellere non ha idea di dove si trovi. Splendido il tocco che manda in porta il Profeta. Non ci fosse lui, la già prevedibile manovra nerazzurra sarebbe ai limiti dell'apatia (DAL 91' BROZOVIC SV).

ICARDI 5 - Serata storta per l'argentino, che non riesce proprio a incidere come dovrebbe. Al 15' manda altissimo il pallone del pareggio su cioccolatino servito da Hernanes, poi ha il merito di guadagnare rigore ed espulsione di Marchetti. Ma anche e soprattutto l'enorme demerito di calciare dal dischetto con colpevole sufficienza.

ALL. MANCINI 7 - Sembra quasi abbonato alla superiorità numerica, anche doppia. E anche a Roma, come a Udine, i suoi faticano a sfruttarla, anche se quanto meno non spengono il cervello. Le due espulsioni biancocelesti, giusto sottolinearlo, sono anche merito del gioco di prima che chiede costantemente ai suoi. Dettami recepiti. Apprezzabili e vincenti la cocciutaggine con cui rinuncia a Shaqiri in favore di Hernanes e l'intuizione Kovacic dal primo minuto. L'Europa è sempre lontana, ma ancora a portata di mano.

 

LAZIO: Marchetti 5,5; Basta 6, Mauricio 5,5, Ciani 6, Radu 5,5, Biglia 6, Parolo 5,5, Candreva 7 (dal 71' Keita 5,5), Mauri 6 (dal 28' Braafheid 5,5), Felipe Anderson 6,5, Klose 5,5 (dal 63' Berisha 6,5). All. Pioli 6

 

ARBITRO: MASSA 6,5 – Tanto lavoro da svolgere, si espone prendendosi rischi e gli va bene. Bravo a valutare il fallo da ultimo uomo di Mauricio (ma non era impossibile), incolpevole sul fuorigioco di Medel in occasione del sinistro angolato di Hernanes. Ci sarebbe anche una trattenuta di Ciani su Icardi che però non valuta irregolare, ma il dubbio è lecito. Puntuale, quanto crudele contro la Lazio, nell'espulsione di Marchetti che lascia in 9 i biancocelesti.

ASSISTENTI DI LINEA: Passeri 5,5 – Di Fiori 6,5

ASSISTENTI DI PORTA: Damato 6 – Candussio 6,5


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