Lecco-Inter: Alex Telles ok, Montoya disastroso
Fonte: dall'inviato al 'Rigamonti-Ceppi
CARRIZO 6 – Incolpevole sui due gol. Sventa un paio di ulteriori minacce. Più di così…
D’AMBROSIO 5,5 – Coprire le spalle a Montoya (e in alcuni casi, anche agli altri compagni) è compito ingrato. Non sempre riesce come dovrebbe. Nella ripresa qualche fugace apparizione in avanti.
SANTON 5 – Viene presentato nella inconsueta posizione di difensore centrale, pagando con una copertura carente su entrambe le reti. La sua partita dura un tempo.
JUAN JESUS 5 – A tratti indeciso sul da farsi, nell’azione del raddoppio del Lecco vaga clamorosamente per il campo. Poi poco o nulla.
MONTOYA 4,5 – Dovrebbe essere la sua prova del nove dopo le polemiche estive. Ma per lui quella del Rigamonti-Ceppi si rivelerà una serata grigia: dopo pochi minuti l’iberico innesca Bugno per l’azione del vantaggio bluceleste. E concede addirittura il bis qualche minuto dopo costringendo Carrizo all’uscita. E Cardinio gli scappa via in carrozza per timbrare il secondo gol. Semplicemente, una serata disastrosa. Quando viene spostato più indietro si tranquillizza un po’, ma i dubbi persistono…
GUARIN 6 – È quello che sembra avere le idee migliori, da lui transitano le manovre offensive dell’Inter. E ci mette anche la grinta necessaria.
FELIPE MELO 5,5 – Dalla conferenza stampa al campo nel giro di poche ore, il brasiliano prova a inventare anche qualche spunto interessante, pur limitando il suo raggio d’azione. Esce comunque fra gli applausi per far posto a Tchaoule.
GNOUKOURI 5,5 – Anche l’ivoriano appare abbastanza confuso e con poca voglia, di lui si registrano solo un paio di iniziative.
ALEX TELLES 6 – Dalla conferenza al campo, parte seconda: prova a dare il suo contributo alternando cose interessanti ad altre più ingenue, come la perdita su Ronchi nell’azione del raddoppio bluceleste. Però è quello che ci prova più spesso a colpire in area avversaria centrando anche una traversa.
BALDINI 6,5 – Dinamismo ma anche tecnica, prova a dare vivacità all’attacco. Soprattutto dopo l’intervallo è colui che fa vedere le cose migliori, anche se poco assecondato.
PALACIO 5,5 – Fatica un po’ a farsi largo tra le maglie della difesa di Sergio Zanetti, per cercare la prima occasione deve andare allo scontro diretto con Lazzarini in area. E nell’occasione più ghiotta si fa ipnotizzare dal 20enne portierino lariano. Esce per De La Fuente.
DAL 46’ BERNI 6 – Spettatore non pagante, il peggio è toccato al suo compagno argentino.
DAL 46’ APPIAH 5,5 – Prende il posto di Santon, con Montoya arretrato. Inizia bene creando un paio di potenziali pericoli, poi si perde.
DAL 67’ DE LA FUENTE 6,5 – Con la sua grinta prova a creare qualche grattacapo agli avversari, coi quali duella a sportellate. E alla fine trova anche il gol.
DAL 67’ TCHAOULE 6 – Un paio di spunti
DAL 76’ GRAVILLON SV
DAL 58’ MITTA 5,5 – In sostituzione di Guarin, poco appariscente.
ALLENATORE: MANCINI 5,5 – Resta il risultato poco edificante al cospetto di una squadra di Serie D, ma in una partita giocata con l’esodo dei giocatori delle nazionali e con alcune soluzioni tattiche che, c’è da giurarci, saranno una tantum. Così come si spera le conseguenti amnesie difensive che hanno pregiudicato l’esito dell’incontro. Positivo il rodaggio dei nuovi Melo e Telles, ma Montoya resta un rebus…
LECCO
IL MIGLIORE: CARDINIO – Sulla tavola apparecchiata da Montoya banchetta a meraviglia sguazzando a suo piacimento nell’area dell’Inter e trovando anche un bel gol.
IL PEGGIORE: FRANCA – Su di lui la squadra bluceleste ripone grandi speranze per la stagione. E’ una punta vorace alla Icardi, e come Maurito se non ha la palla buona fatica a farsi vedere.
ARBITRO: MAGGIONI 6 – Attento anche se a volte un po’ permissivo.