Milan-Inter - Carrizo insuperabile, Baldini è all'altezza
CARRIZO 7 – Il grande protagonista della serata, un muro per le speranze rossonere. Splendido il riflesso su Poli al 27', reattivo su Honda in avvio di ripresa. Pazzesco quando nega al giapponese poco dopo una rete praticamente già messa a tabellino (DAL 77' BERNI 6,5 - In una manciata di minuti diventa il nemico numero uno di Ely, al quale nega due volte la gioia del gol. Una sicurezza).
MONTOYA 6 - Ancora un po' spaesato, ci mette l'impegno perché per lui è un'occasione più unica che rara. Sulla corsia di destra il feeling con Biabiany non è certo da compari affiatati di briscola ma sarebbe pretestuoso aspettarsi di più. Chissà se lo rivedremo a stretto giro (DAL 61' GYAMFI 6 – Spettacolare il modo in cui salva sulla linea un gol ormai fatto di Honda. Vale quanto una rete. Si prende un giallo per un calcione a Nocerino).
RANOCCHIA 6,5 - Non è chiaro se volesse ben impressionare il suo allenatore o quello sull'altra panchina: in entrambi i casi centra il bersaglio. Prestazione maiuscola, giganteggia su tutti i palloni che ruotano nella sua orbita e si concede anche eleganti uscite palla al piede. Poi però manda in porta Honda e ripristina le solite perplessità (DAL 61' POPA 6 - Si fa trovare qualche volta impreparato soprattutto sui calci piazzati, ma trovarsi a difendere contro il forcing rossonero non è certo una passeggiata).
D'AMBROSIO 6 - Nell'insolita posizione di difensore centrale cerca di fare attenzione a ogni singolo movimento e talvolta prende qualche rischio che sulla fascia è concesso, in mezzo meno. Poco importa, conta giocare alla fin fine. Se la cava comunque con disinvoltura (DAL 61' DELLA GIOVANNA 6 – Esordio al Meazza non certo facile, soffre con Popa sui palloni alti ma non si fa tradire dall'emozione).
TELLES 6 - Mancino sempre elegante e pulito, prova a innescare gli avanti in maglia gialla ma i movimenti non perfetti degli stessi e qualche incomprensione fustigano le sue migliori idee. In difesa viene sollecitato poco: non può chiedere di meglio (DAL 46' DODO' 6 - Se Donnarumma non si esaltasse potrebbe andare a dormire con un sorriso a 32 denti. Bravo ad anticipare Suso sulla linea di porta. Ha gamba e si vede, potrà tornare utile).
BIABIANY 6 - Parte a razzo, poi diminuisce i giri del motore a conferma di una condizione ancora non ottimale ma con la freccia verso l'alto. Cerca il golazo coast-to-coast ma viene stoppato all'ultimo da Romagnoli. Tanti spunti in velocità degni di nota, prova confortante (DAL 61' DELGADO 6 - Si abbassa per ricevere palla e ha anche l'occasione per far male, ma guadagna solo un corner. Tatticamente fa il suo dovere, ha qualità interessanti).
GNOUKOURI 6 - Perde qualche pallone di troppo ma l'intesa d'ebano con Kondogbia è interessante. Entrambi giocano nel loro ruolo prediletto e lo fanno con sicurezza nonostante l'età media di poco oltre i 20 anni. L'ivoriano probabilmente a gennaio saluterà, ma conferma di essere un gran bel prospetto (DAL 61' ANTONINI 6 – Si dedica al lavoro sporco per tamponare le incursioni rossonere. Utile alla causa).
KONDOGBIA 6,5 – Al di là del gol, che non varrà nella lista dei 10 chiesti da Mancini ma è pur sempre liberatorio, il francese mostra segnali di crescita atletica e tattica, forse perché proposto nel ruolo che interpreta meglio. Quarantacinque minuti che lo rilanciano in vista di Palermo (DAL 46' TCHAOLE 6 - Fisico compatto e piedi discreti, inizia con il piglio giusto poi si abbassa forse un po' troppo. Nome da non dimenticare).
NAGATOMO 6 – Il suo ritorno in campo fa la gioia dei giapponesi, che possono gustarsi finalmente il confronto nipponico con Honda. Come al solito, svolge il proprio compito senza strafare e rispetta le consegne senza rinunciare al moto perpetuo (DAL 46' BALDINI 6,5 - Probabilmente tra i giovani nerazzurri è il più maturo, lo dimostra anche nel confronto con avversari più navigati. Entra bene in partita e si permette un numero su Abate sottolineato dal boato del pubblico).
PALACIO 5,5 - Non particolarmente brillante, dopo 5 minuti potrebbe iscriversi nel tabellino dei marcatori ma sbaglia mira. Qualche buona giocata e i soliti movimenti, ma poca incisività (DAL 61' DIMARCO 6 - Non ha molte occasioni di visibilità, lui che ama molto spingere. Allora si dedica al contenimento).
MANAJ 6 - Mancini lo richiama perché non esegue a dovere certi movimenti e tende ad accentrarsi, però il tecnico può dirsi soddisfatto della sua prestazione. Tanto impegno e buone giocate, fa persino innervosire l'esperto Mexes (DAL 61' RAPAIC 6 – Poco partecipe alla manovra, paga anche la vagonata di sostituzioni che abbassa notevolmente il baricentro dell'Inter).
ALL. MANCINI 6 – Per lui non vale nulla, ma almeno sui giornali di domani non leggerà critiche per un'altra sconfitta in un derby inutile. Ed è già tanto. Ottiene indicazioni interessanti da chi gioca poco e si prende anche il lusso di mantenere la vittoria chiudendo con la Primavera in campo. Ora sotto con il Palermo.
MILAN: Donnarumma 6,5, De Sciglio 6 (dal 61' Abate 6), Mexes 5,5 (dal 61' Zapata 6), Romagnoli 6 (dal 46' Ely 6), Antonelli 5,5 (dal 46' Calabria 6), Poli 6 (dal 46' Nocerino 5,5), De Jong 6, Bertolacci sv (dal 14' José Mauri 6), Cerci 5,5 (dal 46' Suso 5,5), Luiz Adriano 5,5 (dal 46' Boateng 6,5), Honda 6 (dall'88' Vido sv) All. Mihajlovic 6
ARBITRO: DI BELLO 6 - Clima amichevole nonostante le maglie in campo. Prestazione sicura e serena, con il minimo sindacale dei cartellini.
ASSISTENTI: Pegorin 6 – Fiorito 6