Milan-Inter, le pagelle - Barella illustra l'elettrico, Dimarco esporta milanesità. Semplicemente Dzeko
ONANA 6,5 - Gli arrivano numerosi tiri fuori bersaglio o centrali, lui non si scompone e ringrazia la traversa sul cross di Rebic che salva il suo meritato clean sheet. La parata salva risultato arriva nel primo tempo, quando sulla folata di Leao alza sopra la traversa un pallone che in altri tempi sarebbe andato nell'angolino.
SKRINIAR 7 - Oltre a farsi apprezzare nelle chiusure difensive, facendo subito la voce grossa contro Leao, lo si vede protagonista anche verso la porta di Tatarusanu: destro dalla distanza (centrale) e lancio chilometrico che Lautaro trasforma in oro a 24 carati. Alza al cielo per la prima volta un trofeo da capitano, ora non gli resta che apporre la firma sul nuovo contratto per completare questo quadro d'autore. Leader indiscutibile, muro invalicabile.
ACERBI 7 - Se Giroud non trova pace è soprattutto per merito suo. Ennesima prestazione ordinata, sicura, senza ansie da big match. Resta al suo posto quando è necessario, attacca quando vede spazi. Lo si trova persino in pressing isolato sui centrali rossoneri, con la preoccupazione che ci sia un buco in mezzo all'area nerazzurra. Macché, lui sa sempre cosa e quando farla.
BASTONI 7 - Alla vigilia l'aveva detto, il derby si vince solo giocando da Inter. E lui l'ha giocato da Bastoini, quello che tutti ci invidiano. Duro se necessario, dolcissimo quando alza la testa e imbecca Dzeko in un corridoio che il bosniaco rende rovente nella giocata del 2-0. Splendido un suo anticipo su Giroud che stava già pregustando la rete di testa. DALL'84' DE VRIJ SV.
DARMIAN 7 - Chi punta una fiche su di lui, sa che non la perderà e, anzi, potrebbe anche guadagnare qualcosa. Va in missione contro Leao e per tutto il primo tempo gli lascia solo un'iniziativa in contropiede. Nella ripresa il portoghese deve convergere per avere gloria, anche perché il suo dirimpettaio non ha intenzione di concedergli nulla. Puntualissimo in alcune pregevoli chiusure.
BARELLA 7 - Nella terra del petrolio dimostra che l'elettrico funziona eccome, non a caso le sue scariche in campo alimentano la spinta nerazzurra e scuotono anche Theo Hernandez, col quale si trova spesso a incrociare non solo gli sguardi. Perfetto l'assist per Dimarco che vale l'1-0 e scrolla la tensione dalle spalle dei suoi compagni. DAL 71' GAGLIARDINI 6 - Entra nel momento migliore, con la squadra avanti 2-0 e in controllo della reazione rossonera. Mette freschezza e fisicità in un centrocampo un po' in riserva.
CALHANOGLU 7 - Una diga con piedi da trequartista. Svolge un enorme lavoro in fase difensiva, cerca di chiudere ogni spazio e si prende anche il lusso di sradicare palloni dai piedi rossoneri. Poi c'è l'altra fase, la costruzione del gioco in cui lui se la cava discretamente per il semplice fatto di alzare la testa al momento giusto e innescare i compagni negli spazi. DALL'84' ASLLANI SV.
MKHITARYAN 6,5 - Prestazione tatticamente ordinata, bravo a gestire le energie e ad aiutare su Messias e Calabria quando il secondo sale a dar man forte. Non disdegna anche il lavoro sporco, indispensabile in certe partite. Nell'altra metà campo mostra tutta la sua qualità, non rischia nulla e partecipa al gioco collettivo, pur essendo chiaramente più stanco di tutti gli altri centrocampisti.
DIMARCO 7 - Esporta milanesità in medio oriente e lo fa mostrando il suo lato migliore, quello mancino, nello specifico un piede che meraviglia a ogni latitutine e longitudine. Perfetto l'impatto sul pallone che sblocca lo 0-0, bravo Tatarusanu a sventare un altro tentativo da fuori area. Interpreta il derby da interista, correndo con continuità, anche con la giusta cattiveria. Esce stremato. DAL 63' GOSENS 6,5 - Entra con la cattiveria giusta, non fa rimpiangere l'ottimo Dimarco e diventa un osso duro per le velleità di Origi e Dest. Energia pura riversata sulla corsia sinistra, approfittando delle enormi difficoltà a spingere degli avversari. Merita altro spazio, sta bene.
MARTINEZ 7,5 - Trascorre un derby a combattere, ingaggia corpo a corpo con chiunque, difende con astuzia e cattiveria ogni pallone ma l'unica occasione gliela soffoca Kjaer all'ultimo secondo. Il Toro però non molla un centimetro, dedica tutto sé stesso anche alle piccole cose e alla fine viene premiato con un gol meraviglioso, degno di una finale in mondovisione.
DZEKO 7,5 - Campione senza età e, a quanto pare, senza frontiere. Testa subito il fuorigioco semiautomatico lanciando Barella di sponda in occasione del vantaggio nerazzurro, poi ubriaca Tonali con una sterzata di militiana memoria prima di mettere la palla in buca d'angolo. E Tatarusanu gli nega la doppietta già nel primo tempo. A questo aggiunge numerose sportellate con Tomori e una presenza rassicurante anche in fase difensiva. Semplicemente il Cigno di Sarajevo. DAL 71' CORREA 6 - Primo pallone toccato, subito perso. E già si teme l'ennesimo approccio deprecabile. Invece el Tucu riprende contatto con la partita e si rende assai utile tenendo lontano dalla sua metà campo il pallone e guadagnando numerose rimesse per velocizzare il cronometro.
ALL. INZAGHI 7,5 - Chiamatelo Mister Supercoppa: quarta vittoria in finale consecutiva, ormai per lui preparare le finali è una passeggiata. Anche stavolta presenta un'Inter ordinata, compatta e capace di mettere in crisi il Milan con la qualità del suo gioco. Una bella risposta a chi mette in dubbio la sua filosofia e soprattutto a chi mette in discussione anche il suo lavoro all'Inter. Vittoria netta e strameritata, al di là del punteggio finale.
MILAN: Tatarusanu 6, Calabria 5,5 (dall'80' Dest sv), Kjaer 6 (dal 64' Kalulu 5,5), Tomori 5,5, Hernandez 5, Tonali 5,5, Bennacer 6, Messias 5,5 (dal 64' Origi 5), Brahim Diaz 5 (dal 64' De Katelaere 5), Leao 5,5, Giroud 5 (dall'80' Rebic sv). All. Pioli 5,5
ARBITRO: MARESCA 5,5 - Pronti via e risparmia il giallo a Tomori, cosa che accade anche nella ripresa con Dimarco. A volte fischia con poco senso, altre interrompe il gioco con tempistiche che ha solo lui in testa. Per fortuna non accadono episodi che rischiano di inchiodarlo ai suoi limiti. Ma le preoccupazioni sulla designazione di una partita così importante erano legittime.
ASSISTENTI: Alassio 6 - Baccini 5,5
VAR: Di Paolo 6