.

Milan-Inter, le pagelle - Sommer felino, Thuram l'ha fatto di nuovo. Dimarco come se non ci fosse un domani

di Fabio Costantino

SOMMER 7,5 - Su Leao e Theo per unoi come lui è come fare le fotocopie in ufficio. Ma il riflesso con cui sbarra la strada a Calabria, negandogli la rete del pareggio, è materia da mondo felino. Probabilmente è quello lo spartiacque del derby, perché mortifica la fiducia del Milan e rafforza quella dell'Inter. Inutile il miracolo su Gabbia, perché Tomori è al posto giusto. Campione d'Italia.

PAVARD 7 - Vederlo urlare sotto la sua curva dopo un grande recupero su Leao non ha prezzo. La perfetta sintesi dell'approccio avuto dal francese, al suo primo derby di Milano, che questo genere di partite le gioca ormai da anni. Preciso e puntuale negli anticipi, interpreta il ruolo alla perfezione lasciando il minimo sindacale a chi passa dalle sue parti. E la spizzata che manda in gol Acerbi è sua. Campione d'Italia.

ACERBI 7 - Chissà perché la difesa del Milan decide che non è il caso di marcarlo su azione d'angolo. Già. Forse neanche lui si aspetta di segnare una rete talmente importante in modo così semplice. Poi, certo, bisogna anche sapersi muovere in area di rigore e più di una volta (terzo gol di testa) ha dimostrato di saperlo fare. Dietro tiene d'occhio Leao che giocando da attaccante prova a sfuggire dal suo radar, e non soffre troppo neanche Giroud. Chiude da braccetto. Campione d'Italia.

BASTONI 7 - Tra Calabria, Musah e Loftus-Cheek il Milan ha tutte le intenzioni di impedirgli le classiche sgroppate nella trequarti avversaria. Strategia che funziona solo in parte, perché il miglior braccetto sinistro in circolazione percepisce una frazione di secondo prima quando può inserirsi e alimentare la pericolosità della manovra con uno scambio o un cross da dietro. Dietro spesso viene abbandonato da Dimarco che cerca gloria davanti ma regge l'urto con consapevolezza. DALL'88' DE VRIJ SV. Campione d'Italia.

DARMIAN 6,5 - Immancabile nei derby, stavolta da esterno di centrocampo perché il braccetto è occupato da Pavard. Non è il suo ruolo preferito, ma stamattina quando si è svegliato sapeva che avrebbe dovuto correre più di Theo per impedirgli di fare il proprio gioco. E puntualmente lo spagnolo ha dovuto cercare luce altrove. Bene in appoggio sulla destra per dare aria al possesso palla nerazzurro. DALL'84' DUMFRIES SV. Campione d'Italia.

BARELLA 7 - Peccato per quel cartellino giallo rimediato consapevolmente per interrompere una ripartenza. Inconsciamente ne frena l'esuberanza che fino a quel momento aveva messo in crisi il centrocampo del Milan. Ottimo nelle coperture, è tra i più lucidi nel far uscire rapidamente il pallone dalla propria trequarti e l'assist per Thuram meritava sorte migliore. Nicola Berti sarà orgoglioso del suo pupillo. DAL 78' FRATTESI 6,5 - Entra nella fase in cui bisogna stringere i denti e le maglie, ovviamente non si fa pregare. Campione d'Italia.

CALHANOGLU 7 - Inutile nascondere quanto per lui significhi questa partita, nonostante a parole cerchi sempre di minimizzare. Poi sono sempre i fischi dal pubblico rossonero a riaccendere quel mai sopito bisogno di eterna rivalsa che il turco traduce con l'ennesima prestazione di alto profilo. Furbo quando si piazza tra le linee di passaggio e anticipa mentalmente le giocate di Adli, lucido quando del pallone fa sempre la cosa giusta. DALL'84' ASLLANI SV. Campione d'Italia.

MKHITARYAN 6,5 - Da qualche partita ha un po' perso la tradizionale brillantezza soprattutto nella pulizia delle sue giocate. Inevitabile per chi ha tirato la carretta per 7 mesi di fila e ora avrebbe diritto a incassare i dividendi. Al netto di qualche imperfezione, compensa con abnegazione e tanto movimento tra le linee per togliere punti di riferimento a Loftus-Cheek e Musah. Spara addosso a Maignan il pallone dello 0-2 ma come di consueto cresce alla distanza. Campione d'Italia.

DIMARCO 7 - Su e giù su quella fascia come se non ci fosse un domani e nella sua testa probabilmente questa è la partita per eccellenza, quella con cui guadagnarsi il megafono al fischio finale. E allora dà tutto, soprattutto nella spinta offensiva grazie a cui spesso crea situazioni da codice rosso per il Milan. Come quando mette Lautaro davanti alla porta salvo vederlo colpire male e negargli l'assist. DAL 77' CARLOS AUGUSTO 6,5 - L'uomo giusto al posto, non permette a Chukwueze da guadagnare metri e lo controlla con sicurezza. Campione d'Italia.

MARTINEZ 6,5 - Ancora una volta gli tocca rimandare l'appuntamento con il tabellino dei marcatori, anche per il clamoroso errore sotto porta su assist di Dimarco. Al netto di qualche errore soprattutto nelle scelte, ci mette l'anima per trascinare la squadra e rimedia parecchie botte per farla salire nei momenti di maggior pressione rossonera. Campione d'Italia.

THURAM 7,5 - Alla fine l'ha fatto di nuovo: dopo l'andata con un destro mozzafiato, il francese fulmina il connazionale Maignan con un tiro chirurgico sul primo palo che manda all'aria tutta la strategia elaborata da Pioli all'intervallo. Un gol che arriva dopo quello di piatto sbagliato clamorosamente nel primo tempo e che gli dà quel boost per alzare il livello di una prestazione a tutto campo da applausi. Campione d'Italia.

ALL. INZAGHI 10 - Poteva tranquillamente concedere almeno un pareggio per questioni di buon vicinato, ma non sarebbe stato da lui. Carica i suoi ragazzi nel modo giusto e fa interpretare loro la partita ideale andando a colpire gli avversari nelle proprie zone d'ombra. Il 2-1 finale è quasi un regalo per il Milan, che avrebbe potuto subirne molti di più. Sesto derby conssecutivo per l'allenatore della seconda stella. Campione d'Italia.


MILAN: Maignan 5,5, Calabria 4,5, Tomori 6, Gabbia 6, Musah 6 (dal 78' Okafor 5,5), Loftus-Cheek 5,5 (dal 68' Chukwueze 6), Adli 5 (dal 68' Bennacer 5,5), Reijnders 5,5 (dal 52' Giroud 5,5), Hernandez 4,5, Pulisic 5,5, Leao 5. All. Pioli 5


ARBITRO: COLOMBO 5 - Sincceramente poteva fare meglio nonostante il blasone e il valore della partita. Non capitano infatti situazioni particolarmente complicate, eppure riesce a non vedere pur se ben posizionato due falli dal limite su Dimarco e Mkhitaryan. Severo il giallo a Dimarcoi, ne manca uno a Gabbia. Giuste le espulsioni nel finale, gli animi si sono surriscaldati troppo.
ASSISTENTI: Meli 6 - Alassio 6
VAR: Marini 6


Altre notizie