Milan-Inter - Muro De Vrij, garra Vecino-Lautaro. Politano è ovunque
HANDANOVIC 7 - Inaugura il suo 15esimo derby consecutivo respingendo il mancino da fuori di Paquetà e concedendosi un rischioso dribbling in area su Piatek. Attento anche sulla rasoiata di Calhanoglu, vola ma non sfiora la palla nello stacco aereo di Bakayoko, poi è bravo ad anticipare il bomber polacco in scivolata in un momento delicato della gara. Salva il possibile autogol di D'Ambrosio, ma non può nulla sulla ribattuta di Musacchio. Decisivo nella parata di petto-spalla su Castillejo nel finale.
D'AMBROSIO 7,5 - Offre sempre un'alternativa a Politano, rendendosi particolarmente pericoloso quando arriva sul fondo. Perde un duello aereo con Paquetà, ma complessivamente porta avanti una prestazione attenta e diligente anche in fase difensiva. Sfiora l'autogol che poi si trasforma nel gol di Musacchio, poi è autore del clamoroso salvataggio in pieno recupero su Cutrone che vale un Oscar alla difesa.
DE VRIJ 7,5 - Dopo l'erroraccio in Europa League sfodera una prestazione da muro, degna del suo soprannome. Preciso anche nell'impostazione, provoca il boato di San Siro quando fa letteralmente volare Piatek con un anticipo a metà campo. Ottiene il definitivo perdono del pubblico nerazzurro - se mai ce ne fosse bisogno - con la prepotente torsione che vale il raddoppio.
SKRINIAR 6,5 - Ringhia e morde costantemente le caviglie di Piatek e soci, specie quando spalle alla porta. Urla, sbraccia e tiene sempre alta la concentrazione dei suoi, risolvendo un paio di situazioni scomode. Libero in area, svetta di testa e sfiora il 2-0 ma non ha la freddezza per inquadrare lo specchio.
ASAMOAH 6,5 - Nella prima parte di gara è poco propositivo e appare come l'uomo più in difficoltà della linea difensiva, ma controlla con esperienza - e con l'indispensabile aiuto di Perisic - l'asse Suso-Calabria. Cresce nel secondo tempo, intercettando tanti palloni scomodi, soprattutto nell'ultima parte di gara.
GAGLIARDINI 7 - Dopo 10' è costretto a giocare con una vistosa fasciatura per un taglio sulla nuca dopo un duro scontro di gioco con Bakayoko, ma non molla di un centimetro e fornisce il suo apporto nei recuperi in mezzo al campo con una prova di sostanza e quantità. Sette giorni dopo il gol alla Spal prova la replica con un insolito destro a giro smanacciato da Donnarumma. L'unica macchia è il duello aereo perso con Bakayoko sul gol del Milan.
BROZOVIC 6,5 - Rimedia un giallo dopo neanche un quarto d'ora per un intervento in ritardo su Calhanoglu. Orchestra il gioco con i tempi giusti, andando incontro ai centrali di difesa e smistando palloni da una parte all'altra del campo. Quando gioca con più di tre tocchi rischia qualcosa, come quando - nel primo tempo - perde un pallone velenoso in una zolla delicata. DAL 73' BORJA VALERO 6,5 - Prezioso per il possesso palla, contribuisce ad abbassare il ritmo della partita nel momento di maggiore pressing rossonero.
VECINO 7,5 - Parte subito con il piglio giusto, muovendosi bene tra le linee e disturbando i portatori di palla rossoneri. Dopo aver avviato l'azione innescando Perisic, la conclude anticipando Romagnoli e scaraventando con rabbia sotto la traversa la palla del vantaggio nerazzurro. Indossa le vesti del trequartista-incursore e sfiora più volte la doppietta con il solito inserimento a fari spenti. Dopo aver terminato la benzina, cala nella ripresa. DAL 92' RANOCCHIA SV
POLITANO 7,5 - L'elevata frequenza di passo palla al piede mette in costante crisi Rodriguez. Alterna l'allargarsi allo stringere il campo, arrivando anche alla conclusione o al sapiente scambio stretto con il compagno di fascia D'Ambrosio. Corre come un dannato, in avanti e indietro, coronando la prestazione con l'arcobaleno che parte dal suo mancino e termina sulla testa di De Vrij. Guadagna il prezioso calcio di rigore trasformato da Lautaro. DALL'83' CANDREVA SV
LAUTARO 7 - Torna al centro dell'attacco dopo la forzata assenza di giovedì e fa capire subito la sua importanza: intelligente, quanto preziosa, la sponda aerea che apparecchia la tavola a Vecino per il il gol del vantaggio. Duella con Romagnoli e Musacchio, svariando e accorciando il campo per dare ossigeno ai suoi. Le occasioni personali confezionate vengono spesso stoppate dai centrali rossoneri, ma dal dischetto non perdona e si regala il dolce sapore del primo gol in un derby.
PERISIC 6,5 - Compare magicamente nella fascia opposta da quella di competenza e sguscia via a Rodriguez, disegnando il cross che spacca la partita. Particolarmente ispirato, cambia fronte di gioco e mette in difficoltà Calabria, proponendo anche diversi traversoni in area di rigore e aiutando spesso Asamoah in fase di ripiegamento. Utilissimo anche nel respingere le traiettorie rossonere da calcio da fermo.
ALL. SPALLETTI 7,5 - La voglia che si legge nei suoi occhi a bordocampo prima del fischio d'inizio è la stessa che i suoi mettono in campo per tutta la prima frazione, domando e sorprendendo il Milan con il fulmineo gol dell'1-0. Premiata nel miglior modo possibile l'intuizione di schierare Vecino tra le linee: tatticamente è lui a stravincere la partita su Gattuso. Nel momento del bisogno ritrova ossigeno vitale.
MILAN: G. Donnarumma 6,5; Calabria 5,5, Musacchio 6,5, Romagnoli 6, Rodriguez 5 (dal 58' Cutrone 5,5); Kessié 5 (dal 69' Conti 5), Bakayoko 6,5, Paquetà 6 (dal 45' Castillejo 5); Suso 5,5, Piatek 5, Calhanoglu 6. All. Gattuso 5,5.
ARBITRO: GUIDA 6 - Conduce una gara dall'alto tasso emotivo con la giusta convinzione ed uniforme metro di giudizio. Giusti i gialli a Brozovic e Rodriguez, ma ne manca uno a Calhanoglu per un fallo di mano. Fischia - giustamente - il primo calcio di rigore in caduta della storia del calcio, poi convalida il gol di Musacchio. Bravo a tornare sui suoi passi quando corregge il rosso a Conti con l'ausilio del Var, poi caccia Spalletti per proteste.
ASSISTENTI: Passeri 6 - Carbone 6.
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