Roma-Inter: Handa sicuro, Palacio ovunque. Guarin...
HANDANOVIC 7 – Il rigore di Totti sarebbe imprendibile anche per Mr Fantastic, ma il gelido Samir chiude la propria porta nella ripresa prima con un doppio intervento in uscita su Osvaldo e Totti, poi togliendo dall’angolo lontano un sinistro crudele di Lamela. Sicurezza.
RANOCCHIA 6 - Primo caso al mondo in cui un difensore commette fallo da rigore senza toccare l’avversario e anzi prendendosi un colpo alla testa. Il suo rapporto con gli arbitri resta conflittuale, lui supera lo choc e riprende il suo posto, trovando maggiore serenità con la difesa a quattro.
CHIVU 6 – Nella tana della lupa che ancora lo becca per il tradimento di anni fa si piazza al centro della difesa e guida Ranocchia e Juan Jesus. Balla come Fred Astaire nella prima mezz’ora, quando i giallorossi spuntano da ogni luogo, ma spazza via ogni minaccia fregandosene dello stile.
JUAN 6,5 - Dal suo lato agisce Lamela che è un velocista, ma il brasiliano tiene bene il passo facendo leva sulla potenza dei suoi quadricipiti. Non disdegna qualche incursione di pura potenza soprattutto quando fa il terzino, ma consegna troppe volte il pallone all’avversario.
NAGATOMO 5,5 - L’ultima presenza lo scorso anno, si vede che è un pizzico arrugginito. Non riesce mai a trovare lo spunto per mettere in difficoltà Balzaretti e a volte soffre gli accentramenti di Totti (DAL 57’ OBI 5,5 - Remake di Inter-Catania per lui, che torna dopo una lunga assenza piazzandosi a destra della difesa adeguata a quattro da Stramaccioni nella ripresa. Gode un paio di volte di libertà davanti, ma non ne approfitta).
ZANETTI 5,5 – La solita mole di lavoro impressionante, ma il fatto che sia un atleta contronatura non può assicurargli sempre la sufficienza. Commette un solo errore, sorprendentemente da principiante, che costa all’Inter lo svantaggio. Succede ai più grandi, gliel’abbiamo già perdonato.
GARGANO 5,5 - Anche all’Olimpico spreca una buona occasione per dimostrare di non essere solo un giocatore di corsa e fatica. Durante la pausa per l’infortunio non ha lavorato molto sul palleggio e si vede. Ma non c’è da sorprendersi, non è lui il nostro regista (DALL’83’ MUDINGAYI SV)
PEREIRA 5,5 - Azzeccasse almeno un paio di cross darebbe senso a tutte le sgroppate sulla fascia di competenza. L’uruguagio mascherato dà tutto, ma non essendo un supereroe tende all’errore umano, pecca di timidezza e ancora non legittima pienamente la fiducia del club in lui.
GUARIN 6,5 - È così potente che non riesce neanche a dosare il pallone quando bisogna accarezzarlo e spara siluri ai compagni. Spreca qualcosa di troppo, eccede in personalismi ma quando parte palla al piede più che dribblare prova ad abbattere gli avversari. Un po’ alla Bud Spencer in ‘Lo chiamavano Bulldozer’. L’assist a Palacio la dice lunga. Peccato che cali nel finale…
LIVAJA 6,5 - La sua immaginazione lo rende un personaggio in stile Tim Burton. Il palo assurdo nel primo tempo e il tentativo di tacco nella ripresa meriterebbero miglior sorte. Non paga l’emozione del primo minuto ma avrebbe spazi per fare di più. Però ci prova (DAL 73’ ROCCHI 6 – In attacco si vede pochino ma corre e si sacrifica anche inseguendo i portatori di palla giallorossi. Un gol da derby avrebbe giustificato il trasloco semestrale, pazienza)
PALACIO 7 - Punto di riferimento per i compagni nella metà campo giallorossa, lavora centinaia di palloni e si muove tantissimo. Gli manca un terminale offensivo accanto perché Livaja è un po’ anarchico, ma per il Trenza non è un problema. In più c’è anche la rete dell’1-1 che non guasta.
ALL. STRAMACCIONI 6 - Vede le streghe durante la prima mezz’ora perché la sua difesa balla e il centrocampo non tampona. La sua Inter però, pur mancando di pezzi grossi in attacco, punge a dovere e crea più di un grattacapo alla retroguardia del maestro Zeman. Merito di una sua idea, Livaja, che con un palo clamoroso dà la scossa ai compagni. Onde evitare altri sbalzi d’umore davanti a Handanovic, passa a quattro e gestisce bene la spinta giallorossa. Finalmente la sua città non lo amareggia.
ROMA: Goikoechea 6, Piris 6, Marquinho 6,5, Castan 6, Balzaretti 6, De Rossi 5,5 (dal 46’ Tatschidis 5), Bradley 6, Florenzi 5 (dal 68’ Perrotta 5,5), Totti 6,5 (dall’81’ Destro sv), Lamela 6, Osvaldo 5,5. All. Zeman 5,5
ARBITRO: Orsato 5,5 – Assegna alla Roma un rigore inspiegabile perché è (colpevolmente) troppo distante per vedere bene. Esagera con i cartellini gialli ai nerazzurri, dal computo finale sembra che si siano affrontati architetti e macellai…
ASSISTENTI: Di Liberatore 5,5 e Manganelli 5,5
ARBITRI DI PORTA: Damato 6 e Romeo 5