Salernitana-Inter, le pagelle - Pavard garanzia, Lautaro senza pietà. Carlos Augusto stantuffo
SOMMER 6 - Davvero difficile esprimere un giudizio in una serata in cui in pratica non gli arriva alcun tiro degno di nota cui opporsi. E l'unica volta in cui la Salernitana lo 'buca' non ha particolari responsabilità e, per sua fortuna, il VAR annulla. Porta a casa il clean sheet, gli serviva dopo la serataccia contro il Sassuolo.
PAVARD 7 - Di lui si apprezza la serenità con cui interpreta il ruolo. Magari non lo si vedrà spesso negli ultimi 25 metri a dare manforte alla manovra, perché l'equilibrio che lo accompagna non è solo psico-fisico ma anche tattico. Quando la Salernitana spinge nella sua area di competenza è sempre ben posizionato e non permette a nessuno di ricevere facilmente o girarsi. Decisivo quando mura Cabral che calcia a colpo sicuro. Una garanzia.
DE VRIJ 6 - Prestazione solida, al centro dell'area si fa rispettare e mette spesso delle toppe agli inserimenti di Cabral e Dia che pure hanno un passo diverso da lui. Rischia davvero di rovinare tutto quando porta il pallone e lo serve a un Lautaro marcatissimo, facendosi trovare fuori posizione e agevolando il pari di Legowski, fortunatamente in offside. Una pecca che non costa nulla.
ACERBI 6 - Braccetto sinistro per necessità, non è proprio nella sua comfort zone e si vede soprattutto quando deve uscire su un guizzante Martegani che lo punta spesso e volentieri, costringendolo a inseguire. Inoltre manca la fase di spinta a sinistra, quella garantita da Alessandro Bastoni e in costruzione l'Inter ne risente. Dopo il vantaggio può esprimersi al meglio da centrale.
DUMFRIES 6,5 - Sta bene fisicamente, altrimenti non andrebbe avanti e indietro con questa continuità. Spesso cercato sulla corsa, arriva sul fondo e mette dentro palloni interessanti, alternandoli alle abituali scelte rivedibili. Bradaric fatica a stargli dietro ma gode del contributo prezioso dei compagni che di riffa o di raffa scongiurano i potenziali pericoli. Seppur stanco, non disdegna le corse in contropiede ed è merito della sua caparbietà se Lautaro e Barella confezionano il raddoppio. DAL 79' DARMIAN SV.
BARELLA 6 - Il periodo di down prosegue. Al netto della smania di fare cose buone, si esibisce a lungo con il freno a mano tirato e non è solo una questione atletica. Gli manca proprio la convinzione di andare oltre il livello base che lo rende un centrocampista normale, forse perché la presenza di un 'estraneo' in mediana gli consiglia di non esagerare. Decisamente in crescita nella ripresa, quando interpreta al meglio le necessità della squadra e si toglie lo sfizio dell'assist per Lautaro. DALL'86' AGOUME SV.
CALHANOGLU 5,5 - Non molto brillante, nonostante giochi diversi metri più avanti rispetto al solito, invitato a mettere palloni in area o cercare compagni al limite con tocchi rapidi e bassi. Quando l'Inter non ha il pallone però il turco fa una certa fatica in fase di filtro, infastidito dai rapidi scambi dei giocatori di casa che accelerano appena hanno spazio. Non sorprende che la sua gara duri meno di un'ora. DAL 54' ASLLANI 6 - San Sebastian è dimenticata e il modo in cui entra, in una fase delicata e sullo 0-0, è più che positivo. Gioca semplice, con pulizia tecnica e si fa apprezzare anche disturbando le linee di passaggio.
KLAASSEN 6 - Si vede che nei piedi non gli manca la qualità, ha anche quell'eleganza che fa ben sperare chi lo vede in possesso palla. Il problema, e non dipende solo da lui, è la difficoltà a entrare in sintonia con i movimenti tipici di Henrikh Mkhitaryan, che viaggia a ritmi ben diversi in entrambe le metà campo. Non una prestazione indimenticabile, si affida all'esperienza internazionale per rimanere connesso. DAL 54' MKHITARYAN 6,5 - Con lui in campo il centrocampo sale di ritmo e soprattutto le incursioni nerazzurre aumentano. Poterlo inserire a gara in corso è un toccasana, perché la pericolosità dei suoi aumenta. Quando parte palla al piede a tratti è imprendibile.
CARLOS AUGUSTO 7 - Attento in difesa e propositivo in avanti, non si sottrae agli scontri aerei e va con convinzione su tutti i palloni. Gioca in modo ordinato, non si fa prendere dalla foga e aiuta anche sui palloni scodellati in area nerazzurra. Nella ripresa sale con continuità diventando letteralmente uno stantuffo, fino all'assist perfetto per il quarto gol del Toro. Dimarco può riposarsi serenamente.
SANCHEZ 6,5 - Giocatore ancora sopra la media, ma non c'era dubbio. Per tutto il primo tempo mostra il suo repertorio migliore, andando sistematicamente via agli avversari e lottando su ogni pallone nel suo raggio d'azione. Crea numerose situazioni pericolose agevolando gli inserimenti dei compagni, peccato che sprechi la sua ghiotta occasione. DAL 54' MARTINEZ 9 - A voler essere pignoli, ci sarebbe quella palla persa nella sua trequarti che porta al pareggio, annullato, della Salernitana. Ma come si fa a essere pignoli di fronte a un giocatore che, dato in crisi, entra al 54' e segna non uno, non due, non tre, ma ben quattro gol. Ed è imprendibile per chiunque, in ogni momento della sua serata da sogno. Senza pietà.
THURAM 6,5 - Non particolarmente fortunato ed efficace in zona gol, va su tutti i palloni che vengono crossati ma raramente riesce a inquadrare la porta. Nei suoi confronti vengono usate anche le maniere forti e al francese manca quella malizia per rendere pan per focaccia e non lasciarsi sbilanciare. Bene nella costruzione, chi lo bracca fa enorme fatica ad anticiparlo e gli deve concedere le sponde. L'assist per Lautaro (dolcissimo) e il rigore procuratosi rimettono ogni suo peccatuccio.
ALL. INZAGHI 7 - Chi lo rimproverava di non avere coraggio sarà rimasto sorpreso quando a inizio ripresa leva dal campo Calhanoglu per affidare le sorti del centrocampo ad Asllani, sullo 0-0. E non è l'unica intuizione, dopo un primo tempo complicato, che svolta la gara. Anche Mkhitaryan e soprattutto Lautaro spazzano via le preoccupazioni e permettono ai nerazzurri di mantenere la vetta. Ottime risposte da Carlos Augusto e da Sanchez, che avrà anche poca autonomia ma in campo non lesina talento.
SALERNITANA: Ochoa 5, Daniliuc 5,5, Gyomber 6, Lovato 5,5, Bohinen 5,5 (dal 79' Maggiore sv), Legowski 6, Martegani 6,5 (dal 71' Mazzocchi 5,5), Kastanos 6, Bradaric 5,5, Cabral 6 (dal 79' Stewart sv), Dia 5,5. All. Paulo Sousa 5,5
ARBITRO: ABISSO 6 - Non dirige con grande convinzione e alcune interpretazioni lasciano a desiderare, però nel complesso sugli episodi chiave vede bene, in entrambi i casi sulle richieste di rigore di Thuram. Sul placcaggio di Lautaro lanciato a rete poteva anche essere più severo. Porta a casa la pagnotta, dopo tanto tempo distante dall'Inter.
ASSISTENTI: Vivenzi 5,5 - Garzelli 5,5
VAR: Irrati 6