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Verona-Inter, le pagelle - Correa riscrive la sua storia, Thuram pantera in un pollaio. Mkhitaryan in silenzio

di Fabio Costantino

SOMMER 6 - Pronti via e Daniliuc (intervento goffo) e Tengstedt (traversa) gli mandano due promemoria per ricordargli che il pomeriggio potrebbe essere lungo. Invece poi gli tocca il gradevole onere di guardare lo spettacolo offerto dai suoi compagni dall'altra parte del campo.

BISSECK 7 - Basterebbe vedere e rivedere il guizzo da attaccante consumanto con cui firma il gol del 5-0 mentre è già a terra abbandonato al suo destino per giudicare la sua prestazione. Invece alla gioia personale aggiunge il solito spirito di intraprendenza e la pulizia nelle chiusure difensive, che comunque lo tengono in apprensione il giusto.

ACERBI SV - Fisicamente scricchiola, non c'è molto da aggiungere. Dopo Roma, esce rapidamente dal campo anche a Verona per un problema, senza neanche avere il tempo di entrare in partita. DAL 15' DE VRIJ 7 - Primo pallone toccato, lo porta avanti alterando le linee veronesi e alimentando lo scambio vincente Thuram-Correa. Poco dopo, dimostrando di aver gradito l'incursione offensiva precedente, risponde presente alla chiamata di Asllani tornando al gol in nerazzurro. Difficile aspettarsi un impatto più concreto a freddo.

BASTONI 7 - Bene a tamponare le iniziali falle sulla sua fascia di competenza, benissimo a far salire la squadra conducendo il pallone o assecondando i movimenti dei compagni. Spettacolare il lancio che mette Thuram davanti a Montipò per il gol del 3-0, o il cross che permette a Zielinski di calciare a botta sicura. Magari stavolta sarà Calafiori a prendere spunto da lui, vero Luciano? DAL 62' FRATTESI 6 - Scatti avanti e indietro per farsi trovare libero in corsa dai compagni o andare a recuperare rapidamente il pallone. Fa il suo per una mezz'ora di coinvolgimento.

DARMIAN 6,5 - Sulla fascia destra si interscambia costantemente con Barella e Thuram, a volte anche Bisseck, scegliendo sempre la soluzione giusta e mettendosi da parte quando è necessario. Il primo sms al Verona lo invia lui con un inserimento sul fondo sventato a fatica dalla difesa, poi mantiene alto il livello della sua presenza fisica e mentale.

BARELLA 6,5 - Il giusto mix tra tecnica e agonismo, quando il pallone è tra i suoi piedi veicola sicurezza a tutti i compagni. Regala giocate d'alta scuola a interventi ruvidi ma produttivi, gioca sempre a testa alta e cerca i compagni meglio posizionati. In campo solo per un tempo, poi meritato riposo in vista delle prossime battaglie. DAL 46' ZIELINSKI 6 - Il primo pallone toccato è un destro che addolcisce un po' la pillola amarissima ingoiata da Montipò. Cerca di mettersi in mostra, bravo a nascondere il pallone.

ASLLANI 6,5 - Certo, l'andamento del primo tempo gli semplifica la vita come avere il telepass durante il bollino rosso in autostrada. Però il vice Calhanoglu riesce a rispondere alle malelingue che non lo considerano all'altezza della maglia che indossa con una prestazione ordinata ed efficiente, arricchita dall'assist per il quarto gol di De Vrij. Esame alla sua portata, chiaro, ma superato con disinvoltura. 

MKHITARYAN 6,5 - Mentre intorno a lui gli altri si divertono tra assist e gol, l'armeno si piazza dietro la macchina della cinepresa e dirige il cast alla perfezione, spazzando sotto lo zerbino le poche lacune tattiche e guidando palla al piede numerose ripartenze potenzialmente letali. Neanche a risultato acquisito Inzaghi gli concede di uscire in anticipo. Protagonista silenzioso.

CARLOS AUGUSTO 6,5 - Tchatchoua gli dà il bentornato in campo dopo l'infortunio sgasando con piacere sulla corsia in comune, per contro dall'altra parte fa gridare al gol con un fendente mancino in corsa. Quando l'Inter prende in mano prepotentemente la partita, per lui è un piacere: palleggio e inserimenti senza pallone a manetta, un piacevole reinserimento nel gruppo. DAL 74' BUCHANAN 6 - Qualche bel numero sulla destra per ricordare ai tifosi che in questa stagione possono contare anche sul canadese.

CORREA 8,5 - Sul campo della grande illusione riscrive il gioco del futbol. O almeno la sua storia personale in nerazzurro. Primo a spaventare Montipò mandando di testa il pallone sulla traversa, lo beffa poi con un tocco setoso dopo lo splendido scambio con Thuram, al quale pochi minuti restituisce il favore per lo 0-2. Perché farsi mancare poi un accenno di tacco per la rete di Bisseck o una seconda traversa allo scadere? Costringe anche al giallo Dawidowicz per pura frustrazione. Mai come oggi è viva la tentazione di fargli firmare il rinnovo.

THURAM 8,5 - Due gol in fotocopia, un assist visionario, colpi di tacco e l'ennesimo tentativo di azzoppamento ai suoi danni (firmato Belahyane). In meno di 45 minuti devasta letteralmente la difesa birichina del Verona, giocando con una linea del fuorigioco farlocca. Saltando inoltre il portiere in dribbling, roba che gli interisti non vedevano dai tempi del Fenomeno. Una pantera in un pollaio. DAL 62' ARNAUTOVIC 6 - Vorrebbe lasciare il segno come la scorsa stagione, ma riceve pochi palloni davanti. Apprezzabili un paio di recuperi difensivi, c'è voglia di sacrificarsi.

ALL. INZAGHI 7,5 - Mentre i tifosi erano disperati per le assenze di Calhanoglu e Lautaro e dopo l'infortunio di Acerbi, lui presenta un'Inter tosta, che dopo un paio di rischi prende in mano il gioco e smaschera il bluff del Verona. Puntare dall'inizio su Correa è forse nella top 3 delle sue decisioni più azzeccate in carriera. Può gestire le energie in vista di martedì: non si fosse infortunato Acerbi sarebbe stato il pomeriggio perfetto.


VERONA: Montipò 5,5, Daniliuc 5,5, Magnani 5, Dawidowicz 4,5 (dal 46' Ghilardi 6), Tchatchoua 6, Serdar 5,5, Belahyane 5,5, Harroui 5 (dal 46' Daniel Silva 5,5), Bradaric 5 (dal 46' Lazovic 5,5), Tengstedt 5,5 (dal 69' Suslov 5,5), Mosquera 5 (dal 46' Sarr 5,5). All. Zanetti 5


ARBITRO: COLOMBO 6,5 - L'unico neo della sua partita è aver colpito involontariamente Carlos Augusto impedendogli di involarsi verso la porta del Verona e perdendo nello scontro entrambi i cartellini. In una partita che trova il suo epilogo dopo appena una mezz'ora anche per lui è come bere un bicchiere d'acqua. Buon lavoro di squadra con gli assistenti, che vedono bene tutto in diretta.
ASSISTENTI: Dei Giudici 7 - Ceccon 6
VAR: Serra 6

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