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Al Khelaifi: "Fiero dei miei del PSG a questo Mondiale. Finale? Francia nel cuore"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Nasser Al Khelaifi, presidente di un Psg, che in ogni caso oggi avrà almeno un sio giocatore campione del mondo. "In quanto presidente del Psg – spiega Al Khelaifi - sono molto fiero che molti dei nostri giocatori siano stati protagonisti, segnando 20 tra gol e assist, almeno sei in più di qualsiasi altra squadra, e stabilendo vari record. Kylian è il primo giocatore del Psg a giocare due finali mondiali di fila, e ha solo 23 anni. Leo diventerà il giocatore con più partite giocate ai Mondiali, un traguardo altrettanto stupefacente. Già in semifinale ero fiero di avere tre dei nostri giocatori, con Achraf Hakimi: il suo Marocco ha illuminato il torneo. Avere undici giocatori del Psg al Mondiale è qualcosa di incredibile".

Ma adesso chi tiferà tra Francia e Argentina e chi è la sua favorita?
"Ho tifato ovviamente Qatar, sono orgoglioso che la nostra nazionale abbia potuto giocare a questi livelli. La Francia però è molto vicina al mio cuore. Poi tiferò tutti i miei giocatori che sono stati veramente brillanti finora. Comunque, ho tifato anche per le squadre della nostra regione, come il Marocco che ci ha trasmesso tante emozioni. L’82% dei marocchini ha guardato in tv gli ottavi di finale contro la Spagna: sono numeri incredibili che attestano il potere del calcio e le passioni che muove in questa parte del mondo. Anche la vittoria dell’Arabia Saudita sull’Argentina è stata una delle partite più spettacolari e sorprendenti in termini di risultato".

È stato un Mondiale di successo in termini organizzativi, forse la miglior risposta alle critiche piovute sul Qatar?
"Forse siamo un piccolo Paese ma di grandi ambizioni. Questo Mondiale dimostra che ogni Paese ha il diritto di organizzare grandi eventi del genere. Un Mondiale appartiene a tutti, non solo a una manciata di Paesi. Nessuno è perfetto, ma c’è stata molta ipocrisia e doppie misure di giudizio. Tutti, me incluso che non ho alcun ruolo ufficiale nell’organizzazione, abbiamo voluto rendere il Mondiale come la miglior esperienza per chiunque venisse qui. Fa parte della nostra cultura, abbiamo aperto i nostri cuori e le nostre case a gente di ogni cultura e origine, in un clima gioioso e multiculturale, con famiglie e bambini, in sicurezza: è stato magico".


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Domenica 15 dicembre