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Ambrosini: "Sensi? So bene cosa si prova. E gli do un consiglio"

di Alessandro Cavasinni


Il caso Sensi viene analizzato da Tuttosport anche grazie a un'intervista a Massimo Ambrosini, uno che ha convissuto con vari acciacchi un po' per tutta la carriera, specialmente tra il 2005 e il 2006.

Molti dicevano: "Ambrosini è marcio".













 "Lo vivi male, perché in un periodo in cui dovresti avere tranquillità, si viene a sommare ansia. Non voglio ovviamente giudicare la situazione di Sensi, non la conosco, però nel mio caso la tranquillità mentale aumentava a prevenire gli infortuni o curarli. Certo, poi ti si gira un ginocchio come a Stefano a Genova contro la Sampdoria e anche se sei l'uomo più felice e tranquillo del mondo, c'è poco da fare, gli infortuni traumatici sono una cosa a sé. Però è chiaro che se non sei tranquillo poi nella fase di recupero, corri male e se corri male magari sei più soggetto a problemi muscolari".

 Se potesse dare un consiglio a Sensi?
 "Sono un padre di famiglia e conosco bene la gestione del mondo moderno, i social, e so quanto la gente possa fare male e quindi gli dico che bisogna innanzitutto isolarsi. E avere pazienza, perché la frustrazione del tempo che passa, la paura di perdersi delle cose, ti fa commettere errori e se ti fermi di nuovo, è sempre peggio. Se ne viene fuori, perché se ne viene fuori, bisogna però isolarsi facendo forza su te stesso; bisogna avere la capacità di concentrarsi su quello che serve e non su quello che non serve".













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