Arnautovic non convince la Gazzetta: "Scelta non da Inter. La ricerca della punta una corsa all'indietro"
La rincorsa al centravanti da parte dell'Inter, per La Gazzetta dello Sport è stata "tuoni, fulmini e alla fine... una leggera pioggerellina. Una lunga corsa all'indietro". Una sintesi (il titolo dell'articolo è un emblematico "Perché quella di Arnautovic non è una scelta da Inter") che parte dall'addio a Lukaku e prosegue fino ad arrivare a Marko Arnautovic. "Si era sicuri a Via della Liberazione di arrivare a Romelu, spingendosi col Chelsea dal prestito oneroso fino all'acquisto definitivo per 35 milioni più bonus, prima di essere traditi da Big Rom già d'accordo con la Juve - si legge -. Poi una rapida sbirciatina a Morata, costoso e considerato non idoneo. Quindi l'assalto al giovane Scamacca, con un assegno per il West Ham di 25 milioni, e la sberla di vederlo scegliere l'Atalanta, salita nel frattempo a 30. Infine, messo da parte Balogun per carenze di stazza, c'è stato il tentativo fallito per Taremi. E allora, quasi all'ultimo giro di orologio e presi dalla disperazione, ecco la scelta di ripiegare su Arnautovic del Bologna, 35 anni da compiere il prossimo aprile. E verrebbe da pensare: meno male che almeno arriva Marko, sennò chissà chi sarebbe stato il prossimo".
Da quarta punta sarebbe andato bene, secondo il giudizio della rosea. "A lui è giusto fare il più grande degli in bocca al lupo augurandogli di stupire. Ma l'Inter in finale di Champions col City aveva a disposizione Lautaro, Dzeko, Lukaku e Correa. Il prossimo anno si presenterà con Lautaro, Thuram, Arnautovic e lo stesso Correa, flop che non si riesce a cedere. Inutile girarci attorno. Se non accadrà qualcosa, il reparto sulla carta è peggiorato".