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Ballotta: "Mancini e Simone Inzaghi? C'è un aneddoto..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

"Simone e Mancio? Le dico solo questo: Robi stravedeva per lui, era un suo pupillo. E allora? Beh, diciamo che quell’anno... premette un bel po’ perché Inzaghino venisse acquistato, convinse la società e anche il giocatore a trasferirsi alla Lazio". L'aneddoto è di Marco Ballotta, portiere di quella grandissima Lazio che vinse in Italia e in Europa. "Eravamo i più forti e con una squadra ricca di personalità, Mancio compreso. Simone era il ragazzino prodigio, dire allora che si intravedeva qualcosa da allenatore, beh, era troppo presto. Il rapporto con Sven Goran Eriksson? Con lui Mancini s’incavolava spesso. “Ma devo uscire sempre io dal campo? Non finisco mai una gara!”, borbottava le tante volte in cui lo sostituiva. E che Eriksson lo tirasse fuori vuol dire tanto, visto il grande rapporto che li legava... Ma Mancio ha sempre avuto quel caratterino lì, bisognava saperlo prendere, un po’ fumantino, andava a momenti, a strappi: in campo era capace di dirti di tutto ma finita la gara tornava sostanzialmente il sereno".

 

 


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