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Beccalossi: "Confermare i big un primo passo, ma non sono certo restino. Sullo scudetto vedo la mano di Conte"

di Redazione FcInterNews.it

Evaristo Beccalossi parla oggi a Tuttosport da grande tifoso dell'Inter, nonché idolo dei sostenitori nerazzurri a cavallo tra anni '70 e '80. In primis, lo scudetto. "È stata una bella cavalcata. Bravissimi tutti: Conte, Oriali, il gruppo nerazzurro. Si vede la mano dell’allenatore e l’identità di squadra. I primi mesi sono stati duri: pur consapevoli di avere il potenziale che avrebbe permesso di duellare con la Juventus, dovevano essere trovati i giusti equilibri. Poi è andato tutto in discesa, con i giocatori che hanno fatto un salto di qualità incredibile, esaltando il senso di compattezza".

Sulla possibilità di aprire un ciclo pesano ovviamente gli interrogativi sul futuro. "Sarebbe troppo facile per me esclamare: “prendiamo tre giocatori da 40 milioni di euro e andiamo all’attacco della Champions”. Mi piacerebbe, ma ragiono e capisco che prima si debbano affrontare certi discorsi". Una riconferma totale dello zoccolo duro sarebbe certamente "il primo passo". Secondo Beccalossi, "dall’eliminazione in Champions la squadra è cresciuta tantissimo. Sono risultati che si ottengono col tempo, non è mica la playstation che accendi e spegni a tuo piacimento. Ricordo le critiche a Skriniar sulla difesa a tre, o a Eriksen che dopo essere stato recuperato da Conte ha mostrato a tutti cosa fosse in grado di apportare alla causa nerazzurra: se uno è bravo, è bravo. E l’Inter sicuramente ha una base importante. Sarebbe un peccato toccare la coppia d’attacco. Ma anche i tre dietro ed il centrocampo. So che Martinez sta bene all’Inter e vuole affermarsi in nerazzurro. Ma la certezza che rimanga, con i tempi che corrono, senza cadere in speculazioni, non mi sento di darla. Faccio una battuta: dovesse arrivare un’offerta da 150 milioni, come si potrebbe rifiutare?".

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