Bianchi: "Vi svelo i segreti di Inter e Atalanta. Gasperini rivoluzionario, Inzaghi illuminato"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Tanti ricordano il passaggio di Ottavio Bianchi nell'Inter. Tutti lo ricordano tricolore a Napoli. In pochi, invece, sanno che iniziò a spiccare il volo nel lontano 1982 alla guida dell'Atalanta. Proprio lui parla delle due nerazzurre e della lotta scudetto alla Gazzetta dello Sport: "È una meraviglia vederle al vertice in campionato e giocarsi la Supercoppa, anche perché la bellezza del gioco è sempre in primo piano", dice.
Bianchi, ma è questo il duello scudetto?
"Il Napoli, guarda caso un’altra squadra “mia”, dobbiamo tenerlo nella lotta: ha solo bucato una ruota un anno, ma è già ripartito. Poi, però, mi fermo lì: a meno di metà del tragitto, ci sono solo tre squadre che possono ambire al traguardo".
Vede punti di contatto tra Inter e Atalanta?
"Un tempo l’Atalanta puntava a essere la migliore tra le provinciali, ma spiegatemi adesso cosa sia mai rimasto di “provinciale” a Bergamo? È eccellenza, in tutto: nelle strutture, nei giocatori, nell’allenatore. L’Inter eccellenza lo è sempre stata, ancora di più in questo momento".
Dove sta per entrambe il segreto del successo?
"Sono sempre i club a fare davvero la differenza, a dare solidità ad allenatori e squadre: Gasperini e Inzaghi sono bravissimi, ma hanno le spalle coperte da un grande lavoro societario".
Inter 40 gol, Atalanta 39: questa sfida è anche quella tra i migliori attacchi del campionato. Chi la esalta di più?
"L’Atalanta è una cooperativa divertente in cui segnano più o meno tutti, anche se gli inserimenti da dietro mi sembrano meno di un tempo. All’Inter, forse, ruba più l’occhio la coppia d’attacco, ma Lautaro e Thuram sono il terminale di un gioco corale. Però, attenzione, le fortune di Inter e Atalanta iniziano dalla difesa. Persa la palla, pensano subito a recuperarla, difendono attaccando".
Altro?
"C’è feeling tra riserve e titolari: qualche muso lungo ci potrà pure essere, ma l’unione di intenti è visibile".
Ma che direttori d’orchestra sono Gasperini e Inzaghi?
"Gasperini è un rivoluzionario nel senso buono, un innovatore continuo. Ma è illuminata anche la capacità di Inzaghi di conservare l’Inter ad alti livelli mantenendo un’ossatura. E penso che anche Inzaghi possa fare una carriera all’Inter lunga come quella di Gasp all’Atalanta".