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Boban: "Var significa trasparenza. E a chi è contrario chiederei di informarsi di più"

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Gazzetta dello Sport

È un calcio più credibile con la Var? Zvonimir Boban, oggi uomo Fifa al fianco del presidente Gianni Infantino, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, risponde così: "Credo che su questo non ci siano dubbi, almeno tra la gente che elabora e conosce i numeri offerti in questi due anni di test. La Var, oltre a preservare arbitri e un giusto risultato, offre un messaggio di trasparenza e chiarezza, togliendo ogni retropensiero malizioso".

Provi a spiegare a un marziano la differenza tra una partita con la Var e una senza.
"Il calcio è bellissimo sempre, ma di sicuro con la tecnologia si avrà un risultato corretto nel 99% dei casi e non si perderanno in un torneo i migliori arbitri perché in un secondo hanno preso la decisione errata dopo una gara perfetta".

In Italia le resistenze maggiori arrivano da ex calciatori: Simone Inzaghi, Massimo Mauro, Marco Tardelli...
"Capisco le reazioni romantiche di giocatori e allenatori legati alla tradizione. Gli chiederei di essere un po’ piu aperti, di pensare meglio, di elaborare e informarsi di più. Il presidente Infantino ha svelato d’esser stato scettico all’inizio, ma diede lo stesso pieno sostegno al progetto. Poi ha seguito passo dopo passo l’evoluzione e i risultati concreti dei test gli hanno fatto cambiare opinione. Questo è il giusto approccio".

Quando giocava lei, come accoglieva le novità regolamentari proposte dall’Ifab?
"Ero al Milan, lo spogliatoio più importante del mondo, nel 1992 quando si proibì al portiere di usare le mani sul retropassaggio. La novità ci parse una bestemmia e invece è stata una grande rivoluzione positiva. Accadrà lo stesso con la Var".

Gli anti tecnologia sostengono che il calcio è uno sport fluido e le interruzioni lo snaturano. È così?
"Ma il calcio non è un gioco fluido: l’introduzione della Var non disturba e non influisce. Il tempo giocato nel ultimo Mondiale era 57,5 minuti. Si perdono gli altri 33’ in tanti modi: 9’ per le punizioni, 7’ per i falli laterali, quasi 6’ per rinvii del portiere, più di 4’ sugli angoli... E la Var è usata col gioco già fermo. In media la review si usa una volta ogni 3 gare: la Var prende circa l’1 % del tempo a match... Comunque, la tecnologia non sarà mai perfetta: ci sono di mezzo degli uomini con le loro decisioni e interpretazioni, aiutati da un mezzo straordinario".

La Fifa ha dimostrato lungimiranza e coraggio nell’accelerazione sulla Var. L’Uefa è rimasta per ora indietro.
"Per la Champions la sperimentazione è più complicata: credo ci sia la volontà di averla anche lì. Devono essere super preparati per una super competizione".

L’Italia è stata l’apripista sulla Var, quanta è stata importante la sperimentazione in A?
"L’Italia è stata fondamentale, un faro. Ringraziamo tutti per questo".

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