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Braida: "La crisi si fa sentire soprattutto per le big di Italia e Spagna"

di Alessandro Cavasinni
Un mercato europeo che stenta a decollare, conseguenza prevedibile della crisi finanziaria generale. Che però non vale proprio per tutti. "Purtroppo la crisi ha creato grandi differenze in Europa. Definiamolo un calciomercato d’élite, visto che solo la Premier ha le risorse per investire - spiega Ariedo Braida alla Gazzetta dello Sport -. Si salva la Bundesliga che ha sempre speso con oculatezza, invece sono in difficoltà soprattutto le grandi di Spagna e le big italiane. In questo contesto chi vuole investire fatica a portar via i migliori talenti. Chi ha la forza per resistere, infatti, si tiene stretti i propri gioielli. Al contrario, sono obbligati a vendere i club senza respiro finanziario. E comunque i grandi affari faticano a decollare".

Quale può essere il grande colpo dell’estate?

"Vedo che il City ci tiene tanto a prendere Harry Kane dal Tottenham e anche il giocatore sta assecondando questa trattativa. Alla fine può essere che Guardiola possa averla vinta. Anche il Chelsea ha disponibilità enormi per convincere Haaland a lasciare Dortmund. In Inghilterra ci sono risorse enormi e chi ha i soldi prova a spenderli".

Invece qual è il caso irrisolvibile?

"Anche il Real Madrid ha fatto tanti investimenti a casaccio, ma Perez ha la forza per prendere Mbappé: l’obiettivo dichiarato del Real. Ma deve fare i conti con la potenza del Psg, intenzionato a sbaragliare la concorrenza".
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