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Brescia, Cellino: "La Serie A non deve fare gli interessi di pochi club. Barella? Un predestinato"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

"La Serie A incassa più di 5 anni fa, ma ai club medio-piccoli vanno meno soldi. Perché? Qualcuno si è distratto?". L'attacco frontale è di Massimo Cellino, numero uno del Brescia, che oggi ha parlato alla Gazzetta dello Sport.

Cosa serve?
"Dobbiamo impegnarci tutti. Occorrono idee. Media Pro permette di avviare un percorso per gestire in proprio i diritti tv. C’è un’offerta da vagliare. Non vedo alternative".

La sua ricetta?
"In Premier i ricavi sono divisi in parti eguali, altro che Super Champions... Non dobbiamo essere miopi e pensare agli utili per soli 4 o 5 club. Piuttosto va difeso il ceto medio, il vero patrimonio del nostro calcio che negli ultimi tempi sta subendo un decadimento. E i fallimenti in serie sono lo specchio della crisi. Serve una visione globale per tutelare gli interessi di tutti. Mi riferisco anche alla B: così è a rischio se non cambia rotta".

Ora anche la Fiorentina vuole Tonali.
"Ha l’occhio lungo. Potrei essere interessato anch’io: vuole scambiarlo con Chiesa?".

Il suo gioiello piace a tanti: vale più o meno di Barella?
"Complimenti al Cagliari per l’ottima vendita. Considero Nicolò l’ultimo dei Mohicani, visto che fui io a fargli il primo contratto da professionista: a 16 anni era già così, con un carattere da predestinato. È cresciuto con Matteoli che ad Appiano è di casa e credo abbia speso belle parole per lui".

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