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Cannavaro: "Vi spiego la differenza degli investimenti nel calcio tra Cina e Arabia"

di Alessandro Cavasinni

Intervistato dal Giornale, Fabio Cannavaro parla anche dell'esperienza cinese da allenatore.

Lei, dopo una gloriosa carriera «interna», è stato uno dei primi a esplorare, da calciatore e allenatore, il pianeta football in Cina e Arabia Saudita. Che esperienze sono state?
«Entusiasmanti. Chi le considera realtà da “terzo mondo“ commette un errore».

Ma la «bolla» cinese pare essersi calcisticamente sgonfiata, accadrà la stessa cosa anche con gli sceicchi?
«Non credo che il football in Cina sia stato una “bolla“, né che si sia “sgonfiata“. Comunque in Arabia la situazione è diversa».

Perché?
«Dietro il lancio del calcio in Cina c’erano capitali per la maggior parte privati, mentre negli investimenti sauditi i fondi sono statali».

Quindi i tanti campioni europei approdati in Saudi League non sono una semplice operazione di facciata. Dietro c’è un marketing «governativo» dalle basi solide.
«L’Arabia Saudita punta ad ospitare i Mondiali. Devono dimostrare di essere all’altezza».


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