Canovi: "Pavard vale più di quanto pagato, Inzaghi serio e concreto. Marotta e Ausilio top dirigenti internazionali"
"Mio figlio minore fa lo scout. Tanti anni fa mi parlò in termini entusiastici di Pavard, come tra l’altro da poco ha fatto di Bisseck. Per me il francese è uno dei più forti difensori del mondo. L’Inter non l’ha pagato poco, ma nemmeno per quello che vale. A livello di cartellino il suo prezzo è molto superiore a quanto sborsato dai nerazzurri per farlo arrivare a Milano". Parola di Dario Canovi, storico dirigente sportivo intervistato sulle colonne di Tuttosport.
Quel “Dove sono io aumentano i ricavi e vengono vinti i trofei” pronunciato lo scorso anno da Inzaghi, è realtà.
"C’è la sua mano, ma sicuramente anche l’intuito di Ausilio e Marotta, visto che molti calciatori sono stati presi a parametro zero o a costi molto bassi".
Effetto Inzaghi e non solo.
"Assolutamente. Molti giocatori sono arrivati da svincolati. E oggi valgono molto, ma molto di più di quanto sono stati pagati".
Cosa pensa del tecnico piacentino?
"È una persona molto seria e un allenatore concreto. Una sua grande qualità è che è migliorato e continua a migliorare, questo significa intelligenza. Una volta Cerezo mi disse: “Vorrei finire di giocare il giorno in cui finirò di imparare”. Credo che Inzaghi ragioni in questa maniera. Si impara sempre, da chiunque, anche da chi è meno bravo di te. Simone ha imparato dai suoi errori, ne ha tratto i giusti insegnamenti".
Vale lo stesso per Marotta e Ausilio, che oggi fanno di necessità virtù e hanno costruito con poco un’Inter da finale di Champions?
"Io sono sempre stato un loro ammiratore. Sono tra i dirigenti più bravi a livello internazionale. Marotta sta replicando i grandi risultati ottenuti con la Juventus. Ha grandi capacità organizzative e difficilmente commette errori, anche di immagine. È sempre la persona giusta al posto giusto. Ausilio ha sempre trovato calciatori validi. Prese Motta dal Genoa per 10 milioni, allora una cifra irrisoria per il valore di Thiago".