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Capello: "Inizia il periodo più delicato della prima parte di stagione. L'Inter è la più attrezzata, Inzaghi dovrà usare bene il turnover. Juve, Milan e Napoli..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Torna il calcio dei club dopo le nazionali. E sarà tour-de-force. Fabio Capello, alla Gazzetta dello Sport, analizza la situazione delle big di Serie A.

Per il Napoli primo in classifica non avere impegni in Europa è davvero un vantaggio?
"Sicuramente. Conte è stato molto bravo a dare la scossa e rispetto agli altri può lavorare con serenità in allenamento, senza dover preparare una partita ogni tre giorni. È un bel risparmio di energie non solo fisiche, ma soprattutto mentali".

Ora ci sono Empoli e Lecce: Antonio può allungare?
"La sensazione è quella. Il Napoli dovrà stare attento, ma la Nazionale ha dato morale anche al capitano Di Lorenzo, autore della doppietta con Israele: è il simbolo di un’Italia che ha voltato pagina dal brutto Europeo, ora gioca senza paura".

Lo scorso anno il Milan si presentò alla pausa di ottobre in testa, ma crollò proprio al ritorno del campionato.
"È senza dubbio il periodo più delicato della prima parte di stagione, perché non hai tempo per il recupero e gli infortuni aumentano. Da qui in poi inizia a far differenza la profondità della rosa".

Ha parlato di infortuni: qualche problema lo sta già avendo soprattutto la Juventus.
"Bremer è una grossa perdita e Thiago Motta non ha un vice Vlahovic, con Milik ai box. Koopmeiners poi ha una costola rotta e vediamo quando tornerà. Anche se ai miei tempi Salvadore giocò lo stesso, mettendosi un parastinchi sul costato (ride ndr). La Juve, comunque, non ha ancora la certezza e la convinzione di squadra che ha l’Inter e forse ora pure il Napoli".

L’Inter è la più attrezzata per il doppio impegno?
"Certamente. Inzaghi dovrà però essere bravo nell’usare il turnover con intelligenza. Ma più che altro i nerazzurri sono stati un po’ superficiali in questo avvio e se con la testa non tornano quelli dello scorso campionato, rischiano di lasciare punti per strada col calendario più fitto".


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