CdS - Col Cesena un bagno di realtà, ora Mancini...
Fonte: Corriere dello Sport
“Un bagno di realtà. Così si può descrivere Inter-Cesena. E il primo ad ammetterlo è stato Mancini. Il suo aspetto e la sua espressione dopo il 90' sono stati i primi segnali, poi è arrivata la frase più eloquente: «Ci vorrà più tempo del previsto per crescere. Forse sono stato troppo ottimista». Non si tratta, però, di risultati che non arrivano o di traguardi divenuti irraggiungibili (il tecnico puntava ancora al terzo posto...), ma di costruzione ed evoluzione della squadra. L'Inter attuale, infatti, non ha ancora fatto il salto di qualità”, scrive Il Corriere dello Sport.
E ancora: “Sia da calciatore sia da allenatore, il calcio di Mancini è sempre stato ambizioso. Il problema è che per riuscire esserlo ci vogliono gli interpreti giusti. E la formazione nerazzurra, al momento, ha pochi elementi di personalità, in grado di trascinare i compagni, di reagire alle difficoltà e di alzare il proprio rendimento al momento giusto, ovvero in quelle gare che possono segnare un svolta. Negli ultimi mesi l'Inter ha fallito una valanga di occasioni che l’avrebbero tenuta in corsa per la Champions. Le sfide casalinghe con Udinese, Torino, Fiorentina e appunto Cesena. A sfavore di Mancini, c'è anche il fatto che non è mai semplice prendere una squadra in corsa. Soprattutto se si è un allenatore che punta a costruire e non soltanto sistemare quello che non funziona. Non a caso, nelle sue esperienze più vincente, ovvero la sua prima Inter e poi il Manchester City, il tecnico di Jesi ha sempre impiegato del tempo prima di ottenere quello che si era prefissato, in termini di successi, ma anche di profilo di squadra. Molti, ad esempio, si ricorderanno della "pareggite" di cui soffriva la prima Inter manciniana, stagione 2004/05. Alla fine, però, è sempre riuscito a raggiungere il suo obiettivo. Di qui la ragione del suo ottimismo, nonostante le difficoltà. Anche se dall'Indonesia rimbalza la preoccupazione di Thohir”.