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CdS - Giusto dare meriti a Spalletti. Ora sfatare il tabù San Paolo per evitare il tremolio con l'Empoli

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Tabù San Paolo da sfatare: l'Inter, in campionato, non vince dall'ottobre del 1997. Una vita. Ma il bilancio di Spalletti negli scontri diretti dice abbastanza bene all'Inter: "Basti pensare a quanto prodotto lo scorso 20 maggio - ricorda il Corriere dello Sport -: esausti alla meta, un percorso verso il quarto posto infiocchettato dalla vittoria all'Olimpico contro la Lazio. Ecco, servirà qualcosa di simile domani sera per evitare il tremolio da ultima giornata con l'Empoli. Riepilogando: appena tre sconfitte – di cui due al cospetto della Juve – su nove, negli incroci tra l'Inter di Spalletti e le grandi nel biennio. Tre derby vinti, e l'altro pareggiato, su quattro totali. Il Napoli, poi, vede nerazzurro e si dimentica di segnare: in questo biennio, ha trovato spazio un doppio 0-0 e la vittoria interista dell'andata col gol di Lautaro. Un totale di 317 minuti consecutivi senza concessioni al Napoli, per Handanovic". 
 
"Dopo la trasferta del San Paolo, per Spalletti ci sarà ancora un domani interista anche se a strettissimo giro - spiega il quotidiano -. Il destino lo mette di fronte all'Empoli, la squadra di una vita per il tecnico di Certaldo. È contro i toscani che l'Inter – qualora non dovesse fare il blitz al San Paolo – dovrà vidimare il pass di partecipazione alla prossima Champions. Magari decretando la retrocessione dell'Empoli: un misto di amarezza ai titoli di coda, questo potrebbe attendere Spalletti. Non il migliore dei commiati, lo stato emozionale a dura prova ma di sicuro il biennio con Luciano ha rimesso l'Inter in carreggiata. Sarebbe ingeneroso non dargliene atto".  

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