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CdS - Il lavoro di Spalletti tra fisico e testa: mondo capovolto

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Dal Parma ad Eindhoven. Dal missile di Dimarco ai sigilli di Nainggolan e Icardi al Philips Stadio. Il mondo capovolto in un paio di settimane. "Nel momento più difficile, si è girato l’interruttore, con i nerazzurri che hanno infilato 5 vittorie consecutive. Risultato: Inter di nuovo nelle zone alte della classifica in Serie A e addirittura in vetta in Champions alla pari del Barcellona e con chance di qualificazione alla seconda fase molto concrete", sottolinea il Corriere dello Sport.

E sempre il quotidiano romano prova a spiegare le ragioni dell'inversione di marcia: "Cos’è cambiato rispetto a una ventina di giorni fa? Tanto per cominciare, è nettamente migliorata la condizione atletica, in più Spalletti ha dato certezza al gruppo, da un lato insistendo sul 4-2-3-1, senza più variazioni, e dall’altro ruotando la rosa, in modo da tenere sulla corda più elementi possibile ed evitando di farne sentire troppi fuori dai giochi. Così adesso l’Inter è una squadra solida, che incassa pochi gol (solo 3 nelle ultime 5 uscite), e che trova una nuova efficacia nella manovra, non più focalizzata su Icardi, ma in grado di moltiplicare i giocatori in grado di far male l’avversario, tanto che sono già 10 i marcatori differenti nella rosa. Come ha sottolineato Spalletti, ora è necessario confermare quanto dimostrato in queste settimane. E’ già accaduto, infatti, che l’Inter steccasse proprio sul più bello. E se capitasse di nuovo tanti bei discorsi perderebbero tutta la loro consistenza. Al momento, però, ci sono più argomenti per immaginare una squadra ancora sul pezzo, piuttosto che una brutta copia delle ultime esibizioni. Il miglioramento della condizione atletica, infatti, è certificato dai fatti. E significa che le difficoltà iniziali erano probabilmente previste, dovendo affrontare una Champions in più, rispetto all’anno scorso, quando i nerazzurri partirono con il piede sull’acceleratore. Per di più, oltre a proseguire con il 4-2-3-1, Spalletti andrà avanti con le sue rotazioni. Stasera, ad esempio, si rivedrà Vrsaljko, in campo finora solo con il Torino e, per 4’, con il Bologna, prima di fermarsi per un guaio al ginocchio, ma anche Keita, spettatore nelle ultime 2 uscite, e Borja Valero, tornato prepotentemente nei giochi di formazione e non solo per lo stop di Brozovic. Insomma, il lavoro del tecnico nerazzurro è sotto gli occhi di tutti. Un lavoro che, peraltro, non passa solo dal campo, ma che coinvolge l’aspetto psicologico e mentale, ovvero ciò che alla fine fa la differenza. E l’Inter deve dimostrare di essere maturata proprio da quel punto di vista". 

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