.

CdS - Inter-Juve, lo scudetto in 80 giorni: per Sarri e Conte almeno 13 partite prima della sfida a Torino

di Stefano Bertocchi
Fonte: Corriere dello Sport

"Come il romanzo avventuroso di Jules Verne. Lo scudetto in 80 giorni o quasi, contando da oggi sino a domenica primo marzo, quando Sarri e Conte torneranno a guardarsi negli occhi all’Allianz Stadium". Comincia con questo incipit l'approfondimento del Corriere dello Sport sulla sfida a distanza tra Inter e Juventus da qui al prossimo scontro diretto in campionato.

"Nessuna ipotesi di anticipo al sabato, come pure stabiliva la facoltà concessa al licenziatario dei diritti televisivi (in questo caso Sky Sport): il terzo posto nel girone di Champions ha condannato l’Inter alla “retrocessione” in Europa League. In attesa del sorteggio di Nyon, si conoscono le date e Conte si presenterà da testa di serie ai sedicesimi, giocando l’andata (20 febbraio) in trasferta e il ritorno in casa. San Siro riaprirà agli interisti giovedì 27. Tredicesimo e ultimo impegno, a partire dalla trasferta del Franchi domani con la Fiorentina, prima di misurarsi di nuovo con i bianconeri per la resa dei conti e il possibile incrocio scudetto. Nello stesso arco temporale il medesimo numero di partite (13) toccherà alla Juve. Una sorta di giro del mondo per i bianconeri, non solo d’Italia e d’Europa, mettendoci dentro Riyad e la finale di Supercoppa in Arabia Saudita del 22 dicembre. Sarà un testa a testa destinato a durare? Nei prossimi due mesi lo capiremo meglio, considerando quante variabili peseranno lungo il percorso. La volata per il titolo d’inverno, il recupero degli infortunati, i possibili rinforzi in arrivo dal mercato, l’impatto terribile di gennaio, l’incidenza della Coppa Italia prima ancora che riprendano Europa League e Champions. Una radiografia aiuta a decifrare le prospettive e il cammino di Inter e Juve verso il confronto diretto, in calendario alla settima giornata del girone di ritorno" scrive il quotidiano romano.  

"La lezione del Barcellona e la delusione Champions da metabolizzare reagendo subito a Firenze. Conte punta all’en plein con il Genoa, sei punti prima di Natale per mantenere il primo posto, e poi cercherà di riattaccare bene la spina nel 2020. Due impegni durissimi: la trasferta di Napoli e l’Atalanta a San Siro lo separano dal titolo d’inverno. La Juve tenterà il controsorpasso. Subito l’Udinese e l’anticipo di mercoledì prossimo a Marassi con la Sampdoria prima di volare a Riyad per la rivincita di Supercoppa con la Lazio, Cagliari in casa e Roma all’Olimpico la ripartenza bianconera nel 2020. Difficoltà equivalenti o quasi. Sarri tornerà al San Paolo il 26 gennaio per battersi con il Napoli di Gattuso, Conte affronterà tra quarta e quinta giornata di ritorno il derby con il Milan e l’ostacolo Lazio fuori casa - si legge ancora sul CorSport -. Non solo Europa League e (forse) Champions cadranno a ridosso della sfida datata primo marzo. Sino a lunedì non sapremo le date degli ottavi per la Juve di Sarri e Ronaldo. L’andata (spalmata su due settimane) potrebbe capitare il 18-19 oppure il 25-26 e in questo caso i bianconeri si giocherebbero l’ingresso ai quarti Champions e lo scudetto con l’Inter in pochissimi giorni. Occhio alla Coppa Italia, il tabellone a eliminazione diretta prevede partite scivolose a ingolfare l’avvio del nuovo anno. Per l’Inter ottavi con il Cagliari e ipotesi Atalanta o Fiorentina ai quarti, la Juve affronta subito l’Udinese e (passando) troverebbe Roma o Parma nel turno successivo. I quarti sono previsti nell’ultima settimana di gennaio. L’eventuale semifinale d’andata è in calendario il 16-17 febbraio. Il 3-4 marzo si giocheranno le semifinali di ritorno. Juve e Inter sono dalla parte opposta del tabellone e (andando avanti) si potrebbero trovare soltanto nella finale allo stadio Olimpico di Roma il 13 maggio". 

Il quotidiano si sofferma anche sulla tenuta mentale delle due squadre. "Conte è arrivato con il fiato grosso a dicembre, ha rallentato a causa degli infortuni e ha chiesto uno sforzo supplementare all’Inter. L’ex ct azzurro dovrà ricaricare le batterie dei suoi giocatori, apparsi esausti e svuotati di fronte al palleggio di Roma e Barcellona. Le vacanze natalizie arrivano a proposito per recuperare energie, più mentali che fisiche. Dopo la sosta, secondo le previsioni attuali dello staff medico, i primi rinforzi si chiameranno Sensi, Barella, Sanchez, Gagliardini e Asamoah. Sono avviati verso la piena guarigione. Conte potrà allargare la rosa. Recuperi preziosi e rotazioni più ampie per l’inizio di gennaio. La Juve è abituata a convivere con lo stress, a gestire molteplici impegni, a tirarsi su nei momenti critici. Lo ha dimostrato anche nel periodo più complicato per le polemiche sollevate dal cambio CR7-Dybala contro il Milan. Ronaldo è in crescita e ha ripreso a segnare, il tridente da bar a Leverkusen ha preso corpo dimostrando di poter essere una soluzione, Sarri ora avrà bisogno di portare in condizione i suoi centrocampisti. Khedira resterà fuori sino a marzo per l’intervento al ginocchio. Bentancur sta accelerando il recupero, stesso discorso per Douglas Costa e Ramsey, chiamati (a differenza dell’uruguaiano) a eliminare in prospettiva le incognite legate a una condizione fisica mai pienamente affidabile. Chiellini va forte, ma servono i canonici cinque-sei mesi per tornare da un intervento al crociato. Il difensore azzurro dovrebbe rivedere il campo tra febbraio e marzo, chissà che non abbia in testa proprio il duello con l’Inter e di sicuro si trasformerà nel rinforzo principale per la volata scudetto. Occhio alla lista Champions. Sarri dovrà ragionare a fondo sulla composizione dell’elenco da inviare a Nyon il primo febbraio".

I rapporti di forza potranno cambiare? "L’interrogativo è legato al mercato invernale per quanto i nuovi acquisti non sempre si inseriscono in fretta e incidono. Conte chiede interventi risolutivi. Marotta gli ha promesso due rinforzi. Un esterno sinistro (Marcos Alonso o Darmian) perché Biraghi stenta e il ginocchio ballerino di Asamoah è un rebus, più un centrocampista per aumentare la qualità del reparto, piatto e muscolare, legato al genio di Sensi e alla regia intermittente di Brozovic. Sarri preferisce parlare di campo, ma qualcosa da sistemare c’è e non parliamo solo della possibile uscita di Emre Can e della cessione di Mandzukic. Un terzino sinistro da abbinare ad Alex Sandro non guasterebbe, a centrocampo servirebbe una mezzala offensiva. Uno alla Hamsik per capirci. Rabiot e Ramsey? Sinora non pervenuti" chiosa il Corriere dello Sport. 

VIDEO - ALLA SCOPERTA DI... - SANDER BERGE, THE NORWEGIAN PRODIGY


Altre notizie