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CdS - Lukaku è il manifesto del Conte-pensiero. Il tecnico lo stima da tempo

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

La stima di Antonio Conte per Romelu Lukaku non risale solo a due estati fa, ma a molto prima. "Perché il ventiseienne di Anversa è il prototipo del centravanti ideale di Conte: è abile sottoporta, ma anche nelle sponde, nel far salire la squadra e nel lavoro che svolge in fase difensiva, sia nel pressing sia sui calci piazzati - spiega il Corriere dello Sport -. È uno che non lesina una corsa per i compagni, che non gioca solo per segnare. Il manifesto del Conte-pensiero. Ecco perché, quando era ct della Nazionale, ai suoi giocatori, e in particolar modo alle punte (a Euro 2016 convocò tra gli altri Pellè, Zaza, Eder e Immobile), mostrava senza risparmiare gli elogi i video di Lukaku. L’allora ct se lo è trovato di fronte nella gara d’esordio agli Europei di 3 anni fa, un match che gli azzurri vinsero per 2-0 (reti di Giaccherini e Pellè). Qualcuno potrebbe pensare che quelle di Conte fossero solo parole per mettere in guardia i suoi, ma non è così. Intendiamoci, ottennero l’effetto sperato perché gli azzurri erano talmente preparati sui movimenti del belga e su quello che avrebbe fatto da non concedergli neppure un’occasione (fu addirittura sostituito da Origi). Conte e Romelu, però, vedono soprattutto il calcio in modo simile e per questo si stimano e vogliono lavorare insieme. Finora non ci sono riusciti e non è detto che ce la facciano neppure stavolta perché, come nel 2017 quando lasciò l’Everton dopo tre stagioni di fila con più di 20 centri, Lukaku non è corteggiato solo da Conte. Se 24 mesi fa l’avversario di Antonio si chiamava Mourinho, adesso il “nemico” è Sarri". Intanto il belga si è promesso a Conte e spera che stavolta il matrimonio si celebri. 


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