CdS - Mancini e il progetto giovani, i numeri dicono...
Fonte: Corriere dello Sport
Roberto Mancini è il tecnico ideale con cui portare avanti il progetto giovani di Erick Thohir. Lo dicono i numeri dei suoi primi 4 anni all’Inter e certamente al presidente, ma soprattutto ai suoi collaboratori, certe statistiche non saranno passate inosservate. Il tecnico di Jesi naturalmente ama i grandi campioni e li ha allenati alla Pinetina, al City e al Galatasaray, ma quando può, un giovane lo mette volentieri in campo. Soprattutto se di talento. Dal 2004 al 2008 ha fatto esordire in prima squadra ben 26 prodotti del vivaio, molti più dei suoi successori. L’unico che regge il confronto è Stramaccioni che proprio dalle giovanili veniva e che è stato costretto anche dagli infortuni a catena del 2012-13 a fare una scelta simile.
Dal 2000 al 2004, tanto per prendere come riferimento un analogo lasso temporale rispetto al regno del Mancio, nell’Inter hanno debuttato 14 ragazzi provenienti dalla cantera. Tra questi Ferrari, il figlio di “Spillo” Altobelli (Mattia), Pasquale e soprattutto Obafemi Martins che è stato partner di Adriano in attacco e autore di gol pesanti anche in Champions. Con l’arrivo dell’allenatore marchigiano i giovani hanno avuto ancora più spazio: il primo, tre mesi dopo il suo arrivo, è stato Riccardo Meggiorini in Cagliari-Inter, ma nel corso della stessa stagione la grande emozione è toccata anche a Marino, Dellafiore, Belaid, Andreolli e Biava. Altre sei “prime volte” nel 2005-06: Momenté, Maa Boumsong, Slavkovski, Germinale, Aloe e soprattutto Bonucci che è stato poi ceduto al Genoa nell’estate 2009 nella doppia trattativa Milito-Thiago Motta. Nel 2006-07 è toccato a Maaroufi, Filkor, Ribas, Fautario, Bolzoni e Jonathan Biabiany che il 17 gennaio ha mosso i primi passi in prima squadra contro l’Empoli, in Coppa Italia. Il 2007-08 è stato l’anno di Mario Balotelli che è stato gettato nella mischia il 5 dicembre 2007 a Cagliari, in campionato, e che poi è “esploso” in Coppa Italia con le doppiette a Reggina e Juventus. Nella stessa annata hanno giocato tra i grandi anche Puccio, Fatic, Napoli, Filippini, Alfonso, Siligardi e Filippo Mancini, figlio di Roberto che ha debuttato in Inter-Reggina di Coppa Italia, il 17 gennaio.
Nei suoi due anni interisti Mourinho ha lanciato Santon, Stevanovic, Donati e Krhin, mentre Benitez ha regalato l’esordio ad Alibec, Natalino, Nwankwo Obiora e Obi. Nel 2011-12 Ranieri ha schierato per la prima volta Faraoni, Caldirola e Crisetig, mentre Stramaccioni all’ultima giornata di quella stagione ha puntato su Longo. In compenso il tecnico romano nel 2012-13 ha valorizzato una squadra intera (Spendlhofer, Donkor, Belloni, Bandini, Romanò, Mbaye, Forte, Duncan, Garritano, Pasa, Benassi e Livaja). Mazzarri ha fatto esordire Oslen, Bonazzoli e Camara. Nessun altra società può van tare, a certi livelli, una simile mole di esordienti del vivaio