CdS - Un seggiolino vuoto allo Stadion: la storia di Mr. Philips che salvò 382 ebrei dalla deportazione
Fonte: Corriere dello Sport
"Anche stasera tra i 35.119 posti del Philips Stadion ce ne sarà uno che rimarrà vuoto. Sarà nella sezione D, il numero 43 della fila 22. Quel seggiolino dal 2005 il club lo ha riservato in eterno (mettendoci anche una targa) a Frits Philips, figlio del co-fondatore del colosso elettrico olandese che ha sede proprio a Eindhoven". La storia viene raccontata oggi dal Corriere dello Sport.
"Frits era un tifoso del Psv: a 5 anni, nel 1911, aveva dato il calcio d’inizio alla partita che ha inaugurato lo stadio del club (era situato proprio dove è adesso) e per tutta la vita ha continuato a vedere le partite della sua squadra - ricorda il Corsport -. Dove? In mezzo alla gente comune nonostante non gli mancassero né le possibilità economiche per acquistare un posto nella tribuna vip né i meriti “storici” per sedere tra le persone più importanti. Mister Philips, scomparso all’età di 100 anni il 5 dicembre 2005, era parente di Karl Marx: il filosofo-economista era infatti il cugino del nonno Frederik, ma il suo posto nella storia Frederik Jacquesse (questo il suo vero nome) se lo è guadagnato con le sue azioni. Durante la seconda Guerra Mondiale e l’occupazione nazista infatti salvò 382 ebrei dalla deportazione convincendo i tedeschi che erano necessari per non fermare la produzione nella sua fabbrica, sfruttata da Hitler. Per questo gli è stato dato da Israele il “Giusto tra le Nazioni”, un riconoscimento riservato ai non ebrei che hanno salvato anche un solo ebreo dall'Olocausto (tra gli italiani è andato a Bartali). Ha conosciuto anche la crudeltà dei campi di concentramento dopo che un raid aereo degli alleati ha impedito la produzione nella sua azienda".