.

Collina: "Giusto tornare a giocare. Var? Nasce con un obiettivo preciso"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere della Sera

Lunga intervista del Corriere della Sera a Pierluigi Collina, da oltre tre anni presidente della Commissione arbitri della Fifa. Ecco alcuni passaggi.

Giusto tornare a giocare?
"Sì, nel rispetto delle regole per proteggerci dai rischi della pandemia. Si sono riaperte fabbriche e altre attività importanti. Il calcio professionistico va considerato al pari di queste".

Tante polemiche sul fatto che non si dovrà più protestare. Cosa cambia?
"Non lo si poteva fare neppure prima se per questo. Speriamo sia un cambiamento positivo che il Covid-19 ci lascerà in eredità. Ma come per altre situazioni, ad esempio esultare abbracciandosi dopo un gol, si tratta più di un messaggio da dare all’esterno che evitare un rischio reale. Il calcio è uno sport fatto di contatti, impossibile impedirli. Tutti i protagonisti della partita saranno soggetti a rigidi controlli e questo speriamo sia sufficiente".

Qual è il margine di errore su gol-non-gol e sul fuorigioco della Var?
"Per la Goal line technology si parla di millimetri. Nella Var interviene la componente umana e quindi c’è un margine di errore. Se le immagini mostrano qualcosa di certo (fuorigioco, fallo dentro o fuori area) vanno usate, altrimenti vale la decisione del campo".

Sui casi dubbi, ci si chiede: perché l’arbitro non è andato a rivedere?
"La Var nasce per aiutare l’arbitro in decisioni cruciali, non per riarbitrare la partita. Nessuno ha mai pensato di rivedere tutto, i match sarebbero eterni. Si è iniziato a parlare di Var nel novembre 2014, in cinque anni e mezzo siamo passati da zero ad avere la Var in tutte le più importanti competizioni. Il processo è ancora in fase miglioramento e anche di comprensione, da parte di chi è cresciuto con il modus operandi di prendere la decisione finale e difenderla".

Per gli arbitri non è facile cambiare decisione.
"La tecnologia è un’opportunità che va utilizzata. Io che sono davanti al monitor ti aiuto se ti dico: “Meglio se lo riguardi”. Se lo faccio non vado a rompere una solidarietà tra di noi. Dire: “Guarda che hai sbagliato”, è il modo migliore per mostrarti la mia amicizia".

VIDEO - 07/06/1959 - ANGELILLO FA 33: RAFFICA DI GOL E LA MAGIA DEL "SOMBRERO" ALLA SAMPDORIA


Altre notizie
Domenica 15 dicembre