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Colombo (European Leagues): "La riforma delle coppe? La Uefa ha un piano preciso che non possiamo condividere"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

La riforma delle coppe europee non va giù ad Alberto Colombo, vice segretario dell'European Leagues, l'associazione che rappresenta 36 leghe di 29 Paesi. Colombo, alla Gazzetta dello Sport, parla chiaro: "Dalle mie parti, se davvero si fosse voluto iniziare un processo di consultazione aperto e trasparente, ci si sarebbe presentati con un foglio bianco, da riempire insieme. Non con una bozza già dettagliata - attacca -. La Uefa ci ha presentato un piano preciso, non un'idea approssimativa. E ora, di fronte alla nostra reazione, che probabilmente non si aspettava, parla di inutili allarmismi. La realtà è un’altra: non è una riforma, ma la creazione di una nuova competizione". E, in effetti, l'8 maggio scorso è stato presentato a Nyon un progetto che prevede tre coppe e non più due. 

"Quando leggo rappresentanti dell’Uefa parlare di “partecipazioni regolate dai piazzamenti nei campionati” e di tutela del “merito sportivo”, mi domando dove sia in questa riforma - puntualizza Colombo -. Forse ci si riferisce solo alla prima stagione di attuazione, quando l’accesso sarà regolato dai criteri attuali. Ma il problema scatterà dall’edizione successiva: chi è entrato, non ne uscirà praticamente più. Per fare un esempio pratico, oggi il Milan resterebbe fuori. Perciò per la stagione 2023-24 assisteremo ad una corsa all’acquisto di grandi giocatori con ingaggi super, anche da chi non potrebbe permetterselo". Il rischio è quello di creare un'oligarchia cristallizzata, ben più di quanto non accada già oggi.

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