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Condò: "Altro che distanza: i numeri dimostrano che Chivu e Fabregas sono simili"

di FcInterNews Redazione

Paolo Condò ripercorre sul Corriere della Sera l'estate di Cesc Fabregas dopo la prima stagione al Como, in particolare l'incontro del 4 giugno scorso con il ds interista Piero Ausilio. "È un colloquio esplorativo, non una trattativa. Un «cosa ne diresti se…» che funziona nei due sensi, ovvero l’Inter apprende che Cesc apprezzerebbe una rosa cambiata in profondità, mentre lui capisce che la disponibilità del club a farlo si scontra con diversi limiti. Non è il tipo di situazione che ti spinge a forzare la mano al Como, da parte sua moto vigile. E quindi non si arriva a un secondo colloquio".

"S’era detto a giugno, davanti alla scelta di Chivu, che l’unica perplessità veniva dalla distanza tattica fra i due tecnici contattati - scrive ancora Condò -, ma era stata ingannevole l’esperienza al Parma, dove Cristian si doveva salvare in fretta, e quando il tempo è poco si privilegia sempre la difesa, più facile da insegnare. Il confronto con Fabregas di domani a San Siro avviene invece fra i primi due possessi palla del campionato (61.08 contro 60.46 a favore del Como), giusto per rimarcare una concordanza. Che poi Chivu difende a tre e Cesc a quattro, ma quel che conta è che si protegge anche lui, prova ne sia la miglior difesa della serie A".


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