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Condò: “Come cambia il calcio con cinque sostituzioni: dalla panchina dell’Inter sono entrati solo nazionali”

di Redazione FcInterNews.it

In attesa che termini la prima giornata di campionato, Paolo Condò analizza su La Repubblica la situazione delle squadre già scese in campo tra sabato e domenica. "Le prime giornate di campionato hanno in comune con le ultime la preminenza del risultato su ogni altra considerazione. Se nei finali il perché è intuitivo, nelle partenze il peso dei tre punti attiene alla sfera psicologica: il gioco può latitare perché le squadre vanno ancora componendosi — non criticheremo mai abbastanza la chiusura del mercato fissata dopo quattro turni — ma proprio per questo l’importanza di un risultato strappato in qualche modo diventa capitale. Non c’è nulla di peggio del trovarsi subito staccati da quella che si ritiene la propria classifica: si spiega così la determinazione con la quale la Lazio si è innanzitutto pensata capace di risalire una corrente che si era fatta impetuosa per l’incidente di Maximiano, o la lucida disperazione che ha guidato gli assedi di Inter e Fiorentina fino a raccogliere, proprio all’ultimo respiro, il frutto di una rosa superiore. Eh sì, sarà bene ricordare che il calcio dei cinque cambi è un’altra cosa rispetto a quello dei tre. Inzaghi si è potuto giocare cinque nazionali, Italiano quasi, mentre Lecce e Cremonese hanno risposto con qualche ragazzo di belle speranze. Nel calcio delle cinque sostituzioni la resistenza delle provinciali risulta ancora più difficile che in passato, ed è questo il motivo per cui le grandi non possono permettersi la minima esitazione: se con le piccole si vince sempre, per recuperare re- stano solo gli scontri diretti".


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