Condò: "Inter-Roma col campo in pendenza. Fatale soccombere se non sei minaccioso"
Tocca a Paolo Condò, su La Repubblica, analizzare quanto avvenuto in Inter-Roma di ieri. "Inter, Juve e Milan sembrano ormai al di là delle nuvole", secondo il giornalista.
"Ormai accomunate dallo stesso obiettivo — per il quale è giusto ribadire che esistono una favorita e due aspiranti — Inter e Juve in questo turno hanno superato un esame. Inter-Roma è stata una partita giocata col campo in pendenza. Rui Patricio e la difesa della Roma aspettavano in fondo a una discesa, tanto facilmente l’Inter arrivava sulla linea dei 16 metri, salvo impantanarsi nel gran traffico dell’area. Viceversa Sommer attendeva la Roma in cima a una parete di vetro, sulla quale inerpicarsi sembrava impossibile, e infatti soltanto Cristante è arrivato a guardarlo una volta negli occhi. Sono anni che vediamo — ed è capitato di ammirarle — le squadre di Mourinho: in modo più o meno efficace hanno spesso replicato l’atteggiamento del serpente a sonagli, raggomitolato su se stesso in posa inoffensiva per scattare invece all’improvviso, e mordere mortalmente il rivale. Ieri il serpente si è limitato a difendere il suo territorio, ma se non si rende mai minaccioso è fatale che alla fine soccomba. La grande storia della vigilia, la domenica di Lukaku, non è stata praticamente raccontata".