Corsera - Caso Icardi, l'Inter aveva già pronta una difesa forte
L’edizione odierna del Corriere della Sera non ha dubbi: il trasferimento di Mauro Icardi al Paris Saint-Germain ha risolto un problema tecnico-economico all’Inter e disinnescato la causa intentata il 29 agosto dall’ex capitano nerazzurro. L’attaccante argentino chiedeva il reintegro totale in squadra, di poter svolgere la parte tecnico-tattica e le partitelle, oltre a una richiesta danni da 1.5 milioni. Avrebbe dovuto decidere il collegio arbitrale se il giocatore non si fosse accordato con il PSG. Dopo la firma con i francesi, Icardi ha firmato una rinuncia per chiudere il procedimento.
L’Inter, dal canto suo, si era cautelata per ribattere alle accuse. La tesi difensiva dell’inter riteneva infondate le accuse e la richiesta di risarcimento poiché era stato il calciatore ad autoescludersi da numerosi momenti della preparazione, prima chiedendo l’autorizzazione a non partire per la tournée in Asia e poi rifiutandosi di fornire le prestazioni richieste, pretendendo di lavorare solo in palestra. Maurito lamentava inoltre l’esclusione dallo shooting pubblicitario e di aver perso la maglia numero 9 e la fascia da capitano. Il club si sarebbe difeso spiegando che Icardi era stato incluso nella prima campagna pubblicitaria, che il numero di maglia non è garantito ad alcun tesserato e che la fascia può essere tolta per valide e gravi ragioni. La battaglia legale, però, è ormai alle spalle.