Corsera - Dell'Inter pre-cambi non c'è traccia, poi Inzaghi aggiusta
di Egle Patanè
Inzaghi "sceglie la terapia d’urto, cambiando quattro giocatori tutti insieme. Una rivoluzione felice. Dentro Darmian, Dimarco, Vidal e Dzeko. Il bosniaco è decisivo": prima pareggia di testa (nel giro di 33 secondi), poi guadagna il rigore che vale la ribalta, penalty capitalizzato da Lautaro. Toro "sino a quel momento inesistente" al contrario del Sassuolo che a fine gara lamenta qualcosa sugli episodi, "anche se, quando Inzaghi cambia lo spartito, per la squadra di Dionisi è notte fonda".
"Ma che cosa è successo ai campioni d’Italia sino al momento della scossa arrivata dalla panchina?" si chiede il Corsera a mo di riflessione analitica: "Come a Firenze l’Inter della prima ora è vuota, sgonfia, sbagliata. Niente funziona" da Lautaro e Correa, a Calhanoglu, annebbiato, passando per uno svogliato Brozovic e "il disastro della difesa: Skriniar stende Boga dentro l’area per il rigore trasformato da Berardi. E De Vrij, con un retropassaggio ciccato, scatena Defrel, lanciato verso la porta e pronto a segnare il 2-0. Il contatto con Handanovic, in uscita fuori dall’area, per l’arbitro Pairetto non è evidente anche se il portiere tocca sia con il gomito che con il piede l’attaccante neroverdi. Dell’Inter, invece, non c’è traccia. Così Inzaghi, a un passo dal baratro, decide di stravolgere la squadra. E tutto, come d’incanto, si aggiusta".
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Giovedì 12 dicembre