Corsera - Inter-Mancini: una lontananza reciproca
Fonte: Corriere della Sera
"Dallo scudetto alla Champions, ai preliminari di Champions, all’Europa League, al preliminare di Europa League: la prossima tappa rischia di essere il sorpasso del Milan e un’Europa League da affrontare a luglio. La caduta, insomma, procede clamorosa ma a questo punto, con lo schianto vicino, sarebbe bene aprire il paracadute. Se c’è". Anche il Corriere della Sera, nell'edizione odierna, si sofferma sui problemi dell'Inter. "La situazione è al limite e per capirlo bastava ascoltare Piero Ausilio domenica. Il d.s. era furente, ha accusato la squadra di mancanza di personalità e ha fatto capire che il vaso è colmo, chiedendo ai giocatori un’assunzione di responsabilità. Colpa solo loro? Pubblicamente si dice così, e infatti Ausilio ribadisce che «Mancini resta al centro del nostro progetto». Tuttavia è chiaro che da qualcun altro questo fiasco dovrà pur dipendere, almeno com’era dipeso il grande avvio di stagione. Domenica Mancini, influenzato e deluso, ha disertato volentieri la conferenza stampa. Ieri, volutamente, è stata la dirigenza a disertare la Pinetina. Segni di una lontananza reciproca mai stata così forte fino ad oggi. Così, prima dell’allenamento, Mancini ha tenuto a rapporto da solo la squadra per mezz’ora, chiedendo una reazione forte. Nei giorni scorsi erano stati i giocatori a chiudersi da soli nello stanzone, ma l’autoanalisi di gruppo è servita a poco. L’allenatore ha ancora un anno di contratto ma sembra palesemente disamorato del progetto nonché poco fiducioso nelle finanze di Thohir, e potrebbe volere il divorzio. Se le cose dovessero continuare così male, tuttavia, anche la società potrebbe cominciare a chiedere chiarimenti al Mancio: per esempio, risultati e confusione a parte, sulla bocciatura senza appello di Jovetic, sul flop di Kondogbia, Perisic e Melo (da lui voluti) o sulla scelta di prendere Eder a gennaio accettando di restare con cinque centrocampisti di cui tre nello stesso ruolo".