CorSera - Le ragioni vere del divorzio Moratti-Inter
Fonte: Corriere della Sera
Il Corriere della Sera continua cerca di chiarire la situazione in casa nerazzurra, senza risparmiare ulteriori frecciate alla nuova dirigenza per alcune decisioni prese in questi mesi:
L’analisi dei conti da parte del gruppo indonesiano è durata quattro mesi, prima di arrivare alle firme; segreti non ce ne sono mai stati; di scatole cinesi nemmeno l’ombra. Mettere in piedi una squadra che arriva in cima al mondo costa e quando Moratti ha ritenuto che non ci fossero più le condizioni per un’Inter ai massimi livelli, ha deciso di cedere. Non ha incassato un euro dalla vendita della società, valutata da società specializzate 500 milioni. Thohir ha liberato le fidejussioni bancarie di Moratti (150 milioni), dando in garanzia le attività dell’Inter (per 230 milioni) e versando 70 milioni in conto capitale (15 novembre 2013). Tutto qui. Le sanzioni dell’Uefa, se ci saranno, non saranno così terribili, come vengono dipinte da alti e loquaci dirigenti dal passato bianconero. In estate sono state operate epurazioni e dismissioni verso chi aveva la "colpa" di aver lavorato per l’Inter di Moratti, da semplici impiegati fino a Cordoba, che se n’è andato sua sponte, perché Thohir non ha avuto nemmeno il tempo di incontrarlo e di spiegargli il senso del suo nuovo ruolo (era stato destinato al settore giovanile). Nel frattempo, il rosso di bilancio è cresciuto, nonostante i tagli, con una squadra che vale molto meno di quella del Triplete; qualche sponsor ha salutato la compagnia; il rinnovo dell’accordo con la Pirelli è in alto mare e sembra destinato a esaurirsi; non tutti i fornitori sono stati pagati. All’Inter si continua a navigare a vista. L’orologio è stato riportato indietro di vent’anni, quando il colore nerazzurro appariva sbiadito, sovrastato da Milan, Juve e non solo. Massimo Moratti è arrivato con una società che sette mesi prima aveva vinto la Coppa Uefa, ma si era salvata a fatica; ha rilevato i debiti della pregressa gestione; ha investito in idee, uomini, giocatori; ha puntato su Ronaldo, non come un capriccio, ma per costruire intorno a lui un progetto nuovo; ha dovuto superare difficoltà di ogni genere. Adesso Thohir gioca senza rete e senza i Moratti sarà un bel cinema.