Inter e Milan hanno chiesto al
Comune di Milano uno sconto sul canone d'affitto dello stadio
Meazza. La notizia arriva dal
Corriere della Sera. A causa della pandemia si è giocato spesso a porte chiuse o con capienza ridotta, per questo i club vorrebbero un taglio rispetto alla cifra da corrispondere. In un documento intitolato «Rideterminazione del corrispettivo per la concessione d’uso della stadio Meazza per le stagioni 2019/2020 e 2020/2021 in applicazione della convenzione sottoscritta il 1 luglio 2000» si legge (articolo 5) che "l’eventuale limitazione, in occasione delle manifestazioni sportive, dell’utilizzo dello stadio e delle attività in esso svolte, per qualsiasi causa non imputabile a fatto o colpa delle concessionarie protrattasi per un periodo superiore a trenta giorni consecutivi, comporterà una riduzione in percentuale del canone annuo che sarà proporzionale alla riduzione degli incassi rispetto a quelli percepiti dalle concessionarie nell’ultimo anno contrattuale di pieno utilizzo".
Ci sono però divergenze su come dover calcolare tale sconto. Il canone è di 9,5 milioni in totale. Secondo Milan e Inter, non essendoci stati spettatori, il canone dovrebbe essere pari a zero. Per il
Comune, invece, al di là di ticket e tessere ci sarebbero
gli utili per le pubblicità all'interno della struttura, i diritti tv e i ricavi della società M-I Stadio. Alla fine lo sconto si è fermato "al 22,737 % (poco più di 2 milioni) per la stagione 2019/20 e il 19,59 per cento (1.840.369 euro) per quella 2020/21", si legge. In totale, "7.258.428,67 euro d’affitto per il primo anno, 7.554.112,67 euro l’anno dopo".