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Covid-19, Fognini: "Quelli del calcio sono matti. Scherzano con la salute e inseguono solo il business"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere della Sera

"In questo momento faccio fatica a immaginare la ripresa. La mia paura più grande non è prendere il virus, ma trasmetterlo. Non sono più solo. Sono papà e marito". Lo dice Fabio Fognini, intervistato dal Corriere della Sera.

Ha parlato con i colleghi? Che idea vi siete fatti sul futuro del tennis?
"Ho sentito Djokovic, Dimitrov, Lopez e Federer, che è in Svizzera bello tranquillo. Io ho una mia idea: nel 2020 non si gioca più. Come fa un direttore di torneo a prendersi la responsabilità della salute di giocatori, staff, media, spettatori? Ne parlavo ieri in chat con Perin, Criscito e Viviano, i miei amici calciatori. Va bene il discorso economico, ma io finché non sono sicuro al 110% non mi muovo. Perderò punti e soldi? Pazienza".

Il calcio però vuole ricominciare a tutti i costi.
"Per me sono matti. Sono morte migliaia di persone e pensano al pallone... Scherzano con la salute delle persone, inseguono solo il business. Che senso ha riaprire senza spettatori? Che senso ha San Siro vuoto? Non esiste, dai".


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