Covid-19, Vulpis: "Calcio italiano a rischio default. L'Inter di Suning può resistere"
Fonte: Corriere dello Sport
"Il calcio italiano deve tornare in campo, perché la sospensione definitiva della stagione (come paventata dal ministro della Salute, Roberto Speranza) esporrebbe al default almeno l’85% dei club di Serie A, con un rischio fallimento per molte di queste realtà. In Germania, sistema più solido di quello tricolore (sotto il profilo della sostenibilità finanziaria) la Federcalcio (DFB) ha lanciato l’allarme: se non si termina il campionato spariranno 13 club della Bundesliga 1". Questo quanto sottolinea oggi Marcel Vulpis nel suo intervento sul Corriere dello Sport. "Se si sposta il focus in ambito domestico, lo “stato dell’arte” è ancora più preoccupante - avverte il direttore di sporteconomy -. Solo 6 dei 20 club di “A” (partendo dall’analisi dei bilanci 2019) hanno presentato risultati finanziari positivi. In molti casi grazie esclusivamente alla leva delle plusvalenze. Il resto del plotone, di cui fanno parte anche società del calibro di Juventus, Inter, Milan e Lazio, hanno pubblicato conti in “rosso”. Complessivamente il 66% delle società ha fatto registrare perdite pari a 344,97 milioni di euro. La stragrande maggioranza di queste realtà si è trovata a dover ricapitalizzare o a a scegliere la strada dell’indebitamento finanziario per riequilibrare i conti (come nel caso del bond non convertibile emesso, nei mesi scorsi, dalla Roma)". E va ricordato anche il discorso relativo alle tv: a oggi, ai club, mancano i 233 milioni dell'ultima rata di pagamento. "La Serie A paga, a distanza di anni, la mancanza di una visione di scenario - sentenzia Vulpis -. La Lega ha scelto di ancorarsi solo ai ricavi da diritti audiovisivi (non investendo su altre aree). L’eventuale controversia legale, in caso di braccio di ferro con Sky-Dazn, la espone ad una serie di interpretazioni civilistiche".
"A fare la differenza, nei prossimi mesi, pertanto sarà la solidità dei patron di molte squadre tricolori - spiega Vulpis -. Juventus (forte della presenza della holding Exor), Inter (nell’orbita di Suning holdings group), così come Atalanta (legata agli interessi della famiglia Percassi), Udinese (Pozzo) Napoli (De Laurentiis), Bologna (Saputo), Cagliari (Giulini) e Lazio (gestita con attenzione da Claudio Lotito) possono resistere (non senza difficoltà) all’impatto negativo dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ma in caso di sospensione definitiva non è possibile quantificare gli effetti negativi di una scelta così drastica, oltre che scellerata sotto il profilo politico".
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