De Bortoli: "Non ho niente contro gli investimenti stranieri, ma la milanesità è un fattore da tener presente"
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Gazzetta dello Sport, in vista del derby, ha intervistato anche Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera e tifoso milanista. "Ero tanto amico dell’avvocato Prisco. Una volta per il Corriere di Informazione ci inventammo l’elettrocardiogramma durante la giornata. Diceva che era un grande esperimento scientifico, in realtà nulla di che. Ma a un gol di Maldera gli venne quasi un extrasistole. Prisco era così amabile, è uno dei tanti ricordi piacevoli che ho. Quasi rimpiango Berlusconi, spero di non doverlo rimpiangere anche a livello politico".
Con le nuove proprietà tanto è cambiato, di meneghino c’è poco.
"Noi del Milan abbiamo preso una scorciatoia, una mulattiera quasi. I cugini invece hanno preso la vera via della Seta. Scaroni però è un buon presidente. Sento queste voci di investimento arabo: non vorrei che dopo la Scala scoppiasse anche questo problema. Non ho niente contro gli investimenti stranieri, ma la milanesità è un fattore da tener presente. Senza eccessi, caratterizza anche il tifo del derby".
Un esempio oltre Prisco?
"Ernesto Pellegrini, un altro amico. Mi ha inflitto una foto con la maglia dell’Inter e Moratti e Tronchetti Provera sullo sfondo. Avrei preferito che queste immagini non circolassero. Ne ha messa una nella sua biografia".
Il sindaco Sala insiste per uno stadio unico, un San Siro rinnovato.
"Non ha torto, ma servono strutture moderne. Non a caso ormai i due club di Milano puntano su stadi non enormi, vicini e che vivano tutta la settimana. Non si può prescindere da questo. Chi compra Milan o Inter compra questo: un marchio, oltre che una squadra. San Siro fa parte del nostro immaginario collettivo".
È triste vedere le squadre milanesi in mano straniera?
"Niente affatto, perché questa è la tendenza in tutta Europa. Milano sta vivendo un momento straordinario, nel calcio purtroppo era scivolata, una tristezza infinita vedendo anche la partita eccezionale della Juve. Ma stiamo tornando e questo è un derby che sa di rilancio. E’ il segnale di una stagione diversa per entrambe le squadre: Milano sta riprendendo il suo posto, la centralità nelle mappe della contemporaneità".
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