Don Paolo Alliata, il prete tifoso: "Zenga un riferimento. Oggi mi fa arrabbiare Barella"
La Repubblica pubblica oggi un'intervista a Don Paolo Alliata, vicario di Santa Maria Incoronata, rettore del liceo Montini e responsabile diocesano dell’apostolato biblico. "Perché tifo Inter? Perché sono un prete, un prete è abituato a portare la croce, siamo allenati. E noi dell’Inter ne portiamo di croci...".
Don Paolo racconta anche un aneddoto. "Una sera fuori dall’Anteo incontrai Massimo Moratti. Lo avvicinai e gli dissi: “Presidente, io ho due croci. Alla prima ci penso io, per la seconda faccia qualcosa lei, mi faccia vincere”. Lui si mise a ridere. Ma poi mi ha ascoltato, abbiamo realizzato il Triplete". Un passione vissuta con grande partecipazione. "Ci perdevo il sonno, ogni volta che in Coppa Campioni giocavamo con il Real e regolarmente ci andava male soffrivo tantissimo. A scuola per combattere l’interminabile noia delle lezioni scrivevo la cronaca delle partite, era l’anno dell’Inter dei record, 88-89, Trapattoni in panchina, ne avevo da scrivere… Adesso è una passione molto più gestibile".
Ci sono anche cose, dell'Inter, che lo fanno arrabbiare. "Dumfries quando perde palla all’indietro e Barella quando fa le sceneggiate a terra, rotola come fosse morto. Ecco, questo non lo sopporto". Il modello dei primi tempi da tifoso, invece, è "Walter Zenga. Era un punto di riferimento, lo imitavo. Che cosa fa fare il calcio...".