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Dramma Bellugi: "M'inventerò qualcosa, non voglio stare fermo. Negazionisti? Ho visto un ragazzo morire"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Il Covid ha colpito duro Mauro Bellugi, ricoverato dai primi di novembre dopo aver contratto il virus. L'ex difensore dell'Inter, oggi 70enne, ha subito l'amputazione di entrambi gli arti inferiori. Un quadro clinico reso complicato anche da una forma di anemia mediterranea. La Gazzetta dello Sport è riuscito a intervistarlo.

Anche lei vittima dell'annus horribilis.
"Ho pensato: no, basta! Anastasi, Prati, Corso e poi Maradona e Paolo Rossi... Non può toccare a me, che finisca in fretta quest'anno schifoso".

Il chirurgo le ha "disobbedito": ha tagliato la gamba destra, proprio quella del gol al Borussia Mönchengladbach, 3 novembre 1971, ottavi di Coppa Campioni, la prima sfida dopo la famosa partita della lattina. Lo ricorda?
"Come no, un gran tiro da fuori area, il pallone che tocca la traversa, carambola sul portiere e finisce dentro".

Oggi come sta?
"Insomma, così e così. Ho ancora forti dolori, ho provato a fare un po' di fisioterapia, ma è troppo presto".

Come vede il suo futuro?
"Mia moglie Loredana e mia figlia Giada mi sono state vicino, mi hanno dato una grande forza. Non so come avrei fatto senza di loro. Vorrei andare al centro specializzato di Budrio, in provincia di Bologna, che ha seguito anche Zanardi. Sono capaci di ottenere risultati incredibili con quelle protesti, sono così perfette che non ti accorgi che una persona ha avuto due gambe amputate. Male che vada prenderò quelle di Pistorius...".

Bellugi diversamente abile: non vogliamo crederci.
"Neppure io, m'inventerò qualcosa, non voglio stare fermo. Magari potrei giocare a pallavolo... Intanto mi guardo la partita della Juve".

Visto il fallaccio di Cuadrado su Castrovilli?
"Mai fatto un intervento del genere, poteva spaccargli una gamba. Un rischio che io non corro più..."

Per i negazionisti il virus non esiste.
(Bellugi si commuove) "Non scherziamo, ho visto un ragazzo parlare con i genitori e poi morire. Dico solo: state attenti".


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