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Empoli, D'Aversa: "Il Var ha diminuito gli errori. E faccio una proposta agli arbitri"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Intervista del Corriere dello Sport a Roberto D’Aversa, tecnico dell'Empoli da questa estate dopo l'addio burrascoso al Lecce.

Cosa ha significato la chiamata dell’Empoli? 
"Vivo di rapporti umani e, dopo quanto accaduto (esonerato dal Lecce a marzo per la testata ad Henry al termine della partita contro il Verona a Via del Mare, ndc), la chiamata dell’Empoli è stata coraggiosa per quello che era successo e per me immensamente gratificante. Non me la sono fatta sfuggire, nonostante avessi altre proposte: per dimostrare la persona che sono da trentacinque anni, nonché il tecnico che sul campo penso si sia sempre ben comportato in Serie A. La cosa bella, inoltre, è che ho ricevuto tanti attestati di stima da allenatori e direttori sportivi, anche di qualcuno con cui non avevo rapporti e che mi hanno fatto ancora più piacere: li ringrazierò per sempre". 
 
Dieci punti in sette partite, seconda miglior difesa del campionato… 
"Stop. La salvezza rimane il primo e unico obiettivo dell’Empoli, altrimenti vorrebbe dire non aver dato valore a questi dieci punti che ci torneranno utili nei momenti di difficoltà. Lavoriamo per scongiurarli, ma ci saranno". 
 
Var amico o nemico degli arbitri? 
"Le statistiche dicono che il Var ha diminuito gli errori, ma è un problema se il direttore di gara va in campo e aspetta l’intervento del Var". 
 
Come si può ridurre e magari annullare la difformità di giudizio sullo stesso episodio? 
"Agli arbitri si deve dare la possibilità di andare ad allenarsi con le squadre. Faccio un esempio, se l’arbitro è di Firenze o di Empoli, potrebbe dirigere le nostre partitelle o quelle della Viola: quell’aspetto lo migliori vivendo quotidianamente il campo e le dinamiche dei calciatori". 


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