eSports, Campagnani: "Il virus ci ha tagliato le gambe. E vi racconto un aneddoto dopo un successo con l'Inter"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Quasi tutti lo conoscono con il nome d'arte di Crazy_Fat_gamer: lui è Diego Campagnani, primo nel ranking PS4 di Fifa, ingaggiato dall'Inter per giocare la eSerie A prima del rinvio a causa della pandemia.
Campagnani, come vive il lockdown il mondo degli esports?
"Non giova neanche a noi, inutile dirlo. Sono stati rinviati tutti i grandi eventi internazionali. Dovevo giocare le qualifiche della eChampions League ma hanno sospeso pure quella, non si sa se si giocheranno i playoff, il Mondiale, non si sa nulla... Facciamo tornei per allenarci un po’, ma non è la stessa cosa".
In tanti avrebbero seguito la eSerie A.
"Il coronavirus non avrebbe potuto scegliere un tempismo peggiore. Era il torneo che avrebbe potuto sdoganare definitivamente gli sport virtuali in Italia, e lo stop ci ha tagliato le gambe. Tutte le squadre coinvolte tranne Juve (solo in Fifa, ndr), Napoli e Brescia, un’apertura del calcio nei nostri confronti e l’occasione per giocarci davvero un campionato italiano. L’ultimo era stato quello organizzato a Napoli due anni fa dalla Gazzetta. Ripeto, però: se si deve fare, si deve fare live. Per lo spettacolo, per l’evento, per gli sponsor, per mille motivi...".
Sincero: una partita di calcio virtuale può sostituirne una di calcio reale? Può dare le stesse emozioni?
"Per me sì, lo vedo quando gioco online: la gente partecipa, commenta, esulta se segno. L’altro giorno dopo aver vinto “waiting for eSerie A” con l’Inter uno mi ha scritto: “Ho gioito come se avessimo vinto la Champions”. Insomma, apprezzano e sono contente anche persone che magari a casa loro non giocano".