F. Galli: "Inter da scudetto, ma Milan rafforzato. Lukaku? Va limitato con il lavoro di squadra"
Fonte: Tuttosport
Filippo Galli, ex difensore del Milan, ha parlato a Tuttosport del derby che si avvicina.
Se il Milan recuperasse Ibrahimovic sarebbe favorito?
"Il Milan ha dimostrato di avere un suo stile di gioco, trovare risultati anche senza Ibra. E’ chiaro: con Zlatan si ritroverebbe un giocatore con un carisma incredibile, ma io non punterei solo su un giocatore ma sul lavoro che ha fatto Pioli in questi mesi, su una squadra che ha ormai una sua fisionomia, che ha anche una sua concretezza. Il Milan è da considerarsi una squadra se non all’altezza delle prime due, Juventus e Inter, di poco sotto. Per questo mi aspetto una gara a favore del Milan".
L’Inter dovrà fare a meno in difesa di Skriniar e Bastoni: chi metterebbe al fianco di De Vrij fra D’Ambrosio, Kolarov, Darmian e Ranocchia?
"Per una difesa a tre Conte ha ancora abbastanza frecce nel suo arco da poter tirare e colpire l’obiettivo. Anche senza Skriniar e Bastoni rimane una squadra con un grande spirito combattivo".
Nel Milan invece tornerà Romagnoli: l’uomo giusto per cercare di arginare Lukaku visto che il belga agirà principalmente nella sua zona?
"Non credo che Romagnoli debba assumersi tutta la responsabilità nei confronti di Lukaku. Va limitato da tutti i compagni. Non deve ricevere palloni facilmente giocabili, Alessio deve essere aiutato. La difesa del Milan ha a che fare contro un attaccante fortissimo".
Chi è migliorato di più sul mercato fra Inter e Milan?
"Il Milan si è mosso molto bene sul mercato e ne è uscito rafforzato. Non so se più dell’Inter ma il Milan ha agito bene, pensando non solo al presente".
L’Inter è da scudetto?
"Questa Inter ha la rosa, le capacità e un allenatore in grado di poter arrivare a vincere lo scudetto".
A qualche giorno dal derby di Milano, condizionato dalle assenze a causa del Covid, un ruolo fondamentale, più delle altre volte, potrebbero recitarlo Samir Handanovic e Gianluigi Donnarumma. A parlarne è un veterano dei pali nerazzurri, Luca Castellazzi, nerazzurro per quattro stagioni. "Magari non sarà già una gara determinante, ma può dare delle indicazioni per il prosieguo del campionato", dice l'ex estremo difensore a Il Giorno.
È una stracittadina che si può decidersi tra i pali?
"La fortuna di Inter e Milan è avere in porta due certezze per la presenza e la costanza di rendimento. Handanovic fa pochi errori, in un'Inter che va bene possono anche incidere meno come è accaduto a Benevento. Donnarumma ha dalla sua la carta d'identità, anche se poi di esperienza per essere un '99 ne ha tantissima. Entrambi stanno diventando portieri moderni".
In questo chi ha fatto i miglioramenti più evidenti?
"Lo sloveno è cresciuto molto negli ultimi due anni. Il ruolo impone di essere un giocatore di movimento che usa le mani. Spesso alcuni disimpegni mettono un po' in allarme il tifoso, ma il calcio ha virato verso questa interpretazione".
La scuola italiana è ancora un punto di riferimento nel mondo?
"Bisogna sempre avere un'apertura mentale nel comprendere altre metodologie. La famosa "croce" della scuola tedesca può essere vantaggiosa nel gesto tecnico dell'uscita in uno contro uno dove lo spazio con l'attaccante è minimo. Vedo tanti portieri tedeschi che la fanno anche su tiri da venti metri e non capisco il senso. La scuola italiana è qualificata, ha istruttori bravissimi. Siamo sempre stati al top e non penso che abbiamo perso qualcosa".
L'allarme Covid influirà su questa gara e in generale sul campionato?
"È evidente che eventuali casi potranno togliere giocatori importanti, come è già successo. Ci saranno delle variabili che creeranno scompiglio nelle squadre. Non è facile nemmeno per chi è al loro fianco e magari è negativo, ma sapevamo che per far ripartire il calcio bisognava prendere dei rischi".
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