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Fiorentina, Commisso: "Nessuno ci ha chiamato per Chiesa. Volevamo Nainggolan"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Lunga intervista del Corriere dello Sport a Rocco Commisso, numero uno della Fiorentina. Ecco qualche stralcio.

Una parte dei tifosi è rimasta delusa. Che cosa le ha insegnato questo primo periodo? 
"Ho scoperto il potere degli agenti, la fragilità delle trattative. Volevamo De Paul, Raphinha, De Rossi, Nainggolan. Tra entrate e uscite siamo lì, abbiamo aumentato il monte ingaggi a 50 milioni ma è poco. Con il nostro fatturato non puoi spendere 230 milioni, devi cambiare quel meccanismo e aumentare i ricavi". 

Sabato sfida ai bianconeri. Giocherete alle 3 di pomeriggio, si dice su richiesta della Juve perché così verrà vista anche in Cina.  
"Mi può andare bene, non mi lamento. Ma mi chiedo se la decisione nasca sul momento o ci sia qualcosa di pianificato, non lo so. I diritti tv all’estero sono importanti, ho molti contatti qui in Usa, ma adesso non posso occuparmene, non ho tempo. Alle riunioni di Lega andrà Barone, poi vedremo". 

La sfida con la Juve è anche contro il club del caso dell’estate: Chiesa. 
"Non abbiamo mai ricevuto una telefonata dalla Juventus o da qualsiasi altro club. La nostra posizione è sempre stata chiara. Però qualcuno continua a tirare fuori sempre la stessa storia, facendo del male al ragazzo. Leggo che Diego Della Valle mi avrebbe fatto lo sconto a patto di non vendere Chiesa: ma quando mai? Le pare che tolgano settanta milioni da una trattativa? Prima di scrivere fake news i giornalisti dovrebbero verificare le notizie, bastava farmi una telefonata". 

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