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Fiorentina, Vlahovic: "Bellissimo segnare a una squadra come l'Inter, non sapevo come esultare"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Dusan Vlahovic parla al Corriere dello Sport e ripensa al gol dell'1-1 segnato nel recupero all'Inter.

Vlahovic, che momento per lei è stato, quel minuto 92 della gara contro l’Inter? 
"Speciale. E’ bellissimo fare gol, ma non ha prezzo riuscirci in quel modo, contro quella squadra che fino a quel momento era in vetta alla classifica. E’ stata una rete pesante, di quelle che valgono tanto". 

Dove è nata quell’esultanza? 
"Con grande onestà il mio primo istinto era stato quello di togliermi la maglia, si è pure visto che stavo per farlo. Ma poi ho pensato alle conseguenze (sarebbe arrivato un giallo inutile, ndr). Allora mi è tornato in mente quello che avevo visto fare a Memphis Depay, l’esterno sinistro olandese del Lione. E allora ho preso spunto da lui, non è che in quei momenti hai più di tanto tempo per pensare (sorride, ndr)". 

Quali sono i suoi idoli? 
"Sicuramente Ibrahimovic, un giocatore che ho sempre guardato con grande attenzione, al pari di Lewandowski, entrambi praticamente ancora in attività. Se invece devo pensare a qualcuno che ho apprezzato nei video dico senza ombra di dubbio Van Basten, che ha smesso a 31 anni solo per via degli infortuni, fortissimo e capace di vincere ben tre palloni d’oro". 
 
Intanto, la prima sfida tra attaccanti, quella contro Lukaku l’ha vinta lei. 
"No. Direi piuttosto che Lukaku e tutti gli altri nerazzurri si sono ritrovati di fronte la nostra corazzata difensiva. Vi garantisco che anche quando me li ritrovo contro in allenamento non è mai facile superare Pezzella, Milenkovic e Caceres. Più Dragowski".

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