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Garlando: "Ibra e Dzeko assenti. Inter, il divario di 7 punti non si è visto"

di Mattia Zangari
"Un tempo a testa, un punto a testa. Derby onesto e divertente. È arrivata la bella partita che ci aspettavano, giocata con coraggio e con la volontà di vincerla senza troppe speculazioni tattiche". Lo ha scritto Luigi Garlando, commentando Milan-Inter andato in scena ieri a San Siro.

Partita tecnicamente non di grande livello, ma certamente intensa, evidenzia il giornalista: "Non sono mancate le scariche emozionali - si legge -. Quasi subito il vantaggio velenoso di Calhanoglu, ex fischiatissimo; palo al 90’ di Saelemaekers. In mezzo un po’ di tutto: un rigore segnato, uno sbagliato, gol salvati sulla linea... Meglio il Milan nel primo tempo, reazione dell’inter nella ripresa, anche se il finale è stato rossonero. Partita corretta, un solo ammonito. Bravo l’arbitro Doveri a far giocare tanto. Bello il pensiero della Curva Sud per i medici del lockdown. Alla fine, sono mancati solo i Giganti: Ibrahimovic e Dzeko. In copertina c’erano loro. Hanno deluso. Un po’ meglio Zlatan, per una punizione-bomba stile Roma e qualche guizzo in più. Il bosniaco è uscito infortunato. Come Barella, noia muscolare. Brutta notizia anche per Mancini. A consolarlo la prestazione di Tonali, il migliore dei rossoneri: è pronto per dargli il cambio. Alla fine, i mister possono essere soddisfatti. Pioli passerà la sosta in vetta, il Napoli non è scappato. Inzaghi sa che può risalire. Il divario di 7 punti sul campo non si è visto".

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